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“Gli incendi che nei giorni scorsi hanno distrutto completamente il lido “Baia delle Scimmie” e la notte scorsa alcune pedane del lido “La Kikka” di Scanzano Jonico sono episodi molto gravi e inquietanti che colpiscono ancora una volta la sicurezza e la serenità dei cittadini e degli operatori economici del Metapontino.
"Tutti ci auguriamo che si sia trattato di incidenti casuali, ma se così non fosse, è bene che le istituzioni pubbliche trovino il modo di impegnarsi e mobilitarsi ancora con più forza rispetto al passato per individuare i colpevoli e ripristinare la legalità e la piena agibilità e tranquillità di chi vive e lavora in quei territori.
Da troppo tempo il Metapontino è oggetto di atti intimidatori e delinquenziali e non è più tollerabile assistere al ripetersi di episodi di questo tipo”.
Lo ha detto in una nota Chiara Gemma, eurodeputata M5s del Sud e della Basilicata.
“La recente istituzione della Dia (Direzione investigativa antimafia) in Basilicata e il grande lavoro che svolgono ogni giorno le Forze dell’ordine e la magistratura ordinaria sono già molto importanti, ma - ha aggiunto Gemma - bisogna anche porsi il problema che il Comune di Scanzano Jonico è ancora senza un sindaco e un consiglio comunale regolarmente eletti.
Il Municipio è il presidio democratico, civico e di riferimento più vicino e significativo dei cittadini, continuare a vedere che da dicembre 2019 è ancora amministrato da un commissario prefettizio, dopo lo scioglimento per mafia, e da novembre 2021 a causa dell’ineleggibilità del sindaco eletto, è veramente assurdo e singolare.
Purtroppo, - ha spiegato l'eurodeputata - Scanzano Jonico rischia di andare a votare nel 2023 perchè il sindaco eletto a novembre 2021, mai proclamato, dopo aver perso il ricorso al Tar, ha presentato un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato. Vista la situazione, sarebbe utile verificare se ci sia la possibilità normativa per anticipare i tempi e convocare le elezioni il prossimo autunno”.
“Tuttavia, nell’esprimere un messaggio di forte solidarietà ai titolari del lido “Baia delle Scimmie” e del lido “La Kikka”, al commissario prefettizio e a tutti i cittadini di Scanzano Jonico ribadisco - ha concluso l’eurodeputata del M5s - che il Metapontino va difeso, tutelato e salvaguardato in tutti i modi e a tutti i livelli”.
Questo invece il commento di Massimo De Lorenzo, Presidente della Fiba - Confesercenti della Provincia di Matera:
“A questi va la nostra sentita ed accorata vicinanza ed anche il nostro vivo incoraggiamento a continuare, con lo stesso spirito ed abnegazione, nella loro missione e quotidiano lavoro nel settore turistico al fine di riportare alla immediata ricostruzione dei manufatti distrutti, auspicando che la magistratura e le forze dell’ordine possano, ben presto, far chiarezza su quanto accaduto per individuarne le cause ed eventuali responsabili.
Nella circostanza si fa appello a tutte le forze politiche locali e Regionali affinchè diano un concreto e fattivo sostegno agli operatori danneggiati al fine di far ripartire il turismo nella stupenda cittadina di Scanzano Jonico”.
Infine il commento del segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa:
“Gli ultimi incendi in pochi giorni che hanno interessato gli stabilimenti balneari di Scanzano Jonico, con tutta probabilità dolosi, lanciano l’ennesimo allarme da un territorio in cui il tema della legalità deve essere al centro dell’azione politica dell’intera regione. Occorre non sottovalutare i fenomeni criminosi che si stanno sempre più radicando in Basilicata. L’istituzione della Dia è stato sicuramente un passo importante: un plauso va all’attività del procuratore della Repubblica per l’operazioni di contrasto alla criminalità organizzata, ma c’è bisogno di una mobilitazione della società civile tutta”.
“Abbiamo celebrato il primo maggio a Scanzano proprio per chiedere alle istituzioni di uscire dall’ambiguità e di essere presenti a Scanzano con importanti presidi di legalità. E uno di questi è proprio la Città della pace, strumento importante per la lotta al caporalato, l’altra faccia della illegalità in questa terra ricca di risorse, dall’agricoltura alle splendide coste.
Bisogna dire basta a questa cultura del sopruso, del ricatto, dello sfruttamento. Chiediamo pertanto alla Regione Basilicata – conclude Summa - un primo segnale di vicinanza non solo a parole, ma con i fatti, completando nell’immediato l’iter per l’apertura della Città della pace, simbolo dell’accoglienza e della legalità”.