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“Grande è la nostra soddisfazione sia personale che come gruppo consiliare. Come Italia Viva, infatti, abbiamo sin da subito proposto, lavorato e, con un'azione di confronto nel merito, convinto l'intero consiglio Regionale. Incrementare, a partire dal 2023, le giornate per oltre 3600 lavoratori della platea forestale, Legge Regionale 11/2018 e SAAP è una opportunità per Comuni, cittadini e ambiente. Dopo oltre 2 mesi di battaglie fatte insieme a tanti lavoratori e sindaci direttamente scesi in campo a fianco degli addetti, abbiamo approvato all’unanimità la mozione che ho voluto presentare nel febbraio scorso. Una mozione finalizzata a proseguire il percorso progressivo di aumento delle giornate di lavoro e del conseguente stipendio fino al raggiungimento, nei prossimi anni, delle 181 giornate lavorative per tutti i lavoratori inseriti nella platea unica regionale del settore idraulico – forestale che oggi già effettuano 126 giornate lavorative (151 Cau).”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva - Renew Europe
“L’obiettivo politico - prosegue Luca Braia - cosa deve solo essere raggiunto il prima possibile. La tutela e valorizzazione del patrimonio forestale, la lotta al dissesto idrogeologico e il decoro urbano sono fondamentali per le 131 comunità comunali di Basilicata, oltre che per le 3600 famiglie interessate che vedranno qualche euro in più all'anno, per vivere degnamente.
Ora abbiamo l’impegno del Consiglio Regionale, che ringrazio per la sensibilità dimostrata al tema, del Presidente Bardi e della Giunta a porre in essere tutti gli atti utili a incrementare le giornate a partire dal 2023, per coloro che sono inseriti nella platea unica dei lavoratori del settore idraulico-forestale di cui alla L.R. n. 11/2018, nonché per tutti i lavoratori ex beneficiari del reddito minimo di Inserimento, fuoriusciti dalla platea della mobilità ordinaria utilizzati per l'attuazione del Progetto Tecnico dei Servizi Agro-Ambientali.
Finalmente l’assise regionale ha compreso che gli addetti e le rispettive famiglie interessate sono una grande parte di popolazione lucana che vive sulla propria pelle la fragilità esistenziale ed economica di questo periodo storico post pandemia. Per questo devono continuare ad avere, sempre, le nostre attenzioni ed essere la priorità nelle politiche regionali.”