L’aeroporto in Basilicata c’è ma al momento solo ancora nella fantasia. Eppure un vero Paperone mise piede nella pista Enrico Mattei di Pisticci. Era il 15 marzo 2019 e il terzo della classifica dei Paperoni italiani (patrimonio 3,8 miliardi di dollari) l’on. Silvio Berlusconi nel suo giro elettorale a sostegno di Bardi fece tappa a Pisticci alla struttura aeroportuale. «È impensabile che in Basilicata non ci sia un aeroporto» dichiarò il leader di Forza Italia ai giornalisti. «Non è pensabile - aggiunse - che i turisti, per venire in Basilicata, debbano arrivare in aeroporti che sono fuori regione: bisogna rafforzare anche le infrastrutture viarie per attrarre più persone dall'Italia e dall'Europa, partendo anche dal brand Matera capitale della cultura».

Da allora alla pista Mattei sembra tutto si sia fermato. Sino al 18 gennaio scorso quando l’assessore regionale alle Infrastrutture Donatella Merra ha fatto sapere di aver scritto al Ministero dei Trasporti e all’Enac, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, con l’intento di far includere, nel nuovo Piano degli aeroporti, anche la pista Mattei quale «rete di supporto» al sistema delle rotte principali. «La pista Mattei diventerà aeroporto di aviazione generale, questo è un grande obietto strategico che la Giunta Bardi si è prefissato e opereremo affinché tale importante risultato, per tutto il territorio regionale, sia conseguito il più presto possibile»: sono le parole dell’assessore.

Intanto siamo ancora all’appalto delle opere per l’adeguamento infrastrutturale ed impiantistico della aviosuperficie, con finanziamenti regionali pari a 1,5 milioni di euro, quale quota parte di più ampie risorse finanziarie che la stessa Merra definisce «indispensabili» a trasformare l’attuale pista in «Aeroporto di aviazione generale».

A dicembre cadrà il sesto anniversario della chiusura dell’Enrico Mattei. Il 17 dicembre 2017 la società Winfly dell’ing. Alfredo Cestari dopo anni di gestione lasciò l’impianto chiedendo di fare una «operazione verità senza ingannare ancora i lucani». «Il mio – disse Cestari – è sempre stato un atteggiamento di profondo rammarico per quello che avrebbe potuto essere l’aviosuperficie tanto più in riferimento ai programmi di intervento che il Pnrr prevede nel settore infrastrutture riservando al Sud il 40% delle risorse complessive».

La Regione Basilicata ha anche annunciato di aver candidato proprio per il Pnrr un progetto di ammodernamento-ampliamento per 6,5 milioni di euro e che si sta procedendo all’ attività di bonifica dell’area. Da parte del Consorzio Asi di Matera, come del precedente Presidente della Giunta e dei vari assessori ai Trasporti che si sono succeduti negli anni passati non si è voluto tenere conto che attraverso una semplice proroga, come avvenuto in più occasioni per il trasporto ferroviario (Frecciarossa) e quello su gomma (Cotrab), sarebbe stato possibile tenere aperta l’Enrico Mattei sino all’espletamento di quella gara che l’allora amministratore Asi Chiurazzi, nel marzo 2018, annunciò imminente, in occasione della visita del Presidente Berlusconi all’aviosuperficie. Nonostante nuovi annunci (Fuina) non è stata ancora portata a termine con il contenzioso Winfly-Regione ancora in piedi. Tutto questo accade mentre da qualche mese è operativo l’aeroporto di Foggia che testimonia come è possibile attivare piccoli aeroporti, con utenza limitata, in qualsiasi parte del Paese e del Sud del Paese. Ma almeno zio Paperone è riuscito ad atterrare.

Fonte La Gazzetta del Mezzogiorno