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La recente ricerca condotta e pubblicata da Tuttoscuola, testata giornalistica specializzata in educazione, evidenzia che la scuola italiana sta scomparendo. Le culle sono vuote e di conseguenza mancano gli alunni.
I dati diffusi fanno tremare i polsi: in Italia nel 2022 si è raggiunto il minimo storico di nascite, solo 393.000, mentre negli ultimi dieci anni le scuole dell’infanzia hanno perso quasi 500mila iscrizioni (il 30% degli alunni). Su scala nazionale i dati sul decremento demografico consentono di avere un quadro chiaro e desolante al tempo stesso, considerato che gli studenti che entrano in classe in questi giorni sono poco più di 8 milioni, ovvero molti di meno rispetto al passato. Inoltre, in dieci anni abbiamo perso il 10% degli alunni (passando da 8,9 a 8 milioni). Con questo trend le scuole italiane rischiano di chiudere. Già oggi molti Comuni fanno i conti con la carenza di iscrizioni con la conseguenza della chiusura delle scuole.
Questo lo scenario a livello nazionale. In Basilicata la situazione non cambia. Anzi, presenta ulteriore caratteri negativi se connessi all’isolamento al quale sono costrette le aree interne con problemi da me sempre denunciati, a partire da una rete stradale precaria o inesistente.
Anche nella nostra regione, come noto, si fanno sempre meno figli. Sempre più spesso le donne sono costrette a rinunciare alla maternità per la mancanza dei servizi per la prima infanzia (a partire dall’assenza di posti in asilo nido e/o rette molto alte) sul nostro territorio. Sempre più spesso le donne lucane sono costrette a rassegnare le dimissioni dal luogo di lavoro a causa degli impegni familiari, ma anche perché non supportate da servizi sul territorio, carenti o troppo costosi. Il governo regionale dovrebbe farsi a tal riguardo tante domande. È sotto gli occhi di tutti che mancano interventi mirati rispetto alle problematiche che impediscono alle famiglie lucane di costruirsi un futuro certo e stabile. Mancano misure efficienti e mirate che consentano di bilanciare le esigenze dell’essere madri con quelle dell’accesso e della permanenza nel mondo del lavoro. Il governo reginale non può chiudere gli occhi rispetto a tutto ciò.
L’allarme lanciato da Tuttoscuola è stato rilanciato dal britannico The Guardian, che ha ripreso la notizia e nell’articolo, intitolato ‘Svanire come i ghiacciai’, ha sottolineato i rischi che stiamo vivendo in Italia e in Basilicata.
E’ quanto fa sapere il consigliere regionale Gianni Leggieri