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Nella mattinata odierna, presso la Chiesa di Maria Santissima Addolorata di Matera, le Fiamme Gialle hanno commemorato San Matteo, Patrono della Guardia di Finanza.
Alla cerimonia religiosa, officiata dal parroco don Michele La Rocca, accolti dal Comandante Provinciale, Col. t. ISSMI Giuseppe A. Cardellicchio, hanno preso parte il Prefetto di Matera, dott. Sante Copponi, le Autorità militari e civili cittadine, una nutrita rappresentanza di finanzieri di ogni ordine e grado in servizio nel territorio provinciale nonché una delegazione di finanzieri in congedo della Sezione A.N.F.I. di Matera.
Durante l’omelia, don Michele La Rocca ha inteso descrivere la figura di San Matteo, la cui vicenda umana ha una sua notorietà, legata a quanto di lui si legge nell’omonima narrazione evangelica: Matteo, chiamato anche Levi il pubblicano, nacque in Galilea e fu un esattore delle tasse per conto dell’impero romano che, dopo l’incontro con Gesù, divenne Apostolo ed Evangelista abbandonando la sua redditizia attività di gabelliere.
Nel 1934, fu dichiarato Celeste Patrono della Guardia di Finanza dall’allora cardinale Eugenio Pacelli, il futuro Papa Pio XII, con l’auspicio che tutti i Finanzieri potessero, a partire dal suo esempio, unire l’esercizio puntuale del dovere nei confronti dello Stato alla fedele sequela di Cristo.
Nel corso della funzione religiosa – molto sentita dalle Fiamme Gialle quale momento significativo di unità e raccoglimento spirituale – i militari hanno voluto ricordare il Maresciallo aiutante Aldo De Fabritiis e il Brigadiere capo Eustachio Iacovone prematuramente scomparsi.
La Santa Messa, celebrata anche in memoria delle vittime del dovere della Guardia di Finanza, si è conclusa con la Preghiera di San Matteo e con una breve allocuzione del Comandante Provinciale che nel ringraziare - anche a nome dei finanzieri in servizio ed in congedo della provincia - tutti gli intervenuti, ha inteso sottolineare il quotidiano impegno delle fiamme gialle a tutela delle esigenze di sicurezza economico finanziaria della comunità materana di cui esse stesse si sentono far parte.
Alla celebrazione eucaristica era presente, commossa, la figlia del finanziere Vincenzo Rutigliano, (cui oggi è intitolata la Caserma della Guardia di Finanza di Matera), trucidato dai nazisti il 21 settembre 1943 nel corso dei combattimenti di ottant’anni fa, quando i militari della Guardia di Finanza affiancarono i cittadini materani nella difesa della città.