Sabato, 23 Novembre 2024

In Basilicata scomparsi quasi 2500 ettari netti di terreno

Martedì, 18 Giugno 2024

La Cia agricoltori chiede alla Regione una legge quadro.

In Basilicata, negli ultimi 15 anni, sono scomparsi 2.356 ettari netti, superficie pari a 1.500 campi di calcio: lo ha reso noto la Cia-Agricoltori Basilicata, in occasione della "Giornata della desertificazione e della siccità 2024", che ha etichettato come "un'emergenza" il consumo del suolo in regione.

La Cia Agricoltori - che ha chiesto alla Regione Basilicata una legge quadro per proteggere le risorse agricole e favorire una gestione sostenibile del territorio - ha considerato "urgente l'approvazione della Direttiva sul monitoraggio e resilienza del suolo, fondamentale per la produzione agricola e la sicurezza alimentare" mentre sul tema idrico ha chiesto "all'Europa un piano che miri a ripensare lo stoccaggio, la riduzione, le perdite e il riuso delle acque".

La Cia Basilicata ha ricordato, infine, che "nelle dighe ed invasi lucani, al 13 giugno scorso, mancano circa 185 milioni di metri cubi d'acqua rispetto al 13 giugno 2023, dei quali solo a Montecotugno circa 110 milioni di metri cubi" e ha proposto "un Tavolo di coordinamento tra tutti gli Enti per monitorare l'andamento degli eventi climatici in modo da assumere le più idonee soluzioni necessarie a governare la situazione e prevedere le evoluzioni".

fonte ansa

Post Gallery

Al Ce.C.A.M. “Paso Doble” dialogo sul femminicidio e non solo

Siglato protocollo d'intesa Parrocchia S. Giovanni Bosco- I.C."Pietrelcina-Flacco" Pisticci

Losenno: “Nuove adesioni rafforzano la nostra squadra”

Scoperti i presunti rapinatori della sede comunale di Matera

Nucera: “Contro il Maschito prevedo un’altra gara tiratissima”

Fermento al Circolo Tennis Pisticci per le numerose attività

Francesco Barbalinardo: prepariamo al meglio la gara per la prima vittoria della stagione

XXI Anniversario Protesta di Scanzano - Programma del 23 novembre

Mancata contribuzione per dializzati e talassemici. Ennesimo schiaffo del Governo Bardi alla sanità lucana