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Il progetto di ecosistema industriale integrato presentato dal sindaco Lisanti al Fintech village di Milano

Angelo Zizzamia è il nuovo presidente del GAL START2020 Presiederà un Consiglio di Amministrazione di nove componenti.

C’è anche Ferrandina tra le 12 tappe di “Pizza doc”, il nuovo programma che andrà in onda dall’8 aprile su Rai 2, ogni sabato dalle 11.15 alle 12.  La presentazione ufficiale si è tenuta a Roma nella Sala Cavour del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Sono intervenuti i conduttori Tinto e Monica Caradonna, il vicedirettore Day Time Rai Angelo Mellone e Patrizio La Pietra, sottosegretario del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste.

Riceviamo e pubblichiamo una nota-riflessione di Angelo Zizzamia, vice sindaco di Ferrandina

"L'Epifania dalle nostre parti porta via non solo le feste ma anche moltissimi giovani e meno giovani, figli delle comunità lucane, che, dopo aver trascorso le festività natalizie con i propri affetti, ripartono verso i luoghi di studio e lavoro portando con sé le proprie capacità, il proprio coraggio, più venalmente i propri soldi e, al tempo stesso, un carico di tristezza, perché non c'è possibilità di restare laddove si hanno le proprie radici.

Non è sufficiente a lenire questa tristezza il pacco di prodotti tipici che spesso ci si porta e di cui si va orgogliosi come un tratto identitario. Anche chi rimane è più povero e più triste.

I dati del direttore Svimez, Bianchi sul rapporto Sud, sono impietosi. Oltre 2000 giovani, la metà dei quali laureati, sono andati via nell'ultimo anno. Negli ultimi 20 anni hanno lasciato la Basilicata circa 40.000 giovani. È come se fossero scomparsi insieme il terzo e quarto comune della nostra regione.
Se fuggono i giovani, diventa difficile immaginare un futuro di crescita per questa Regione. È una questione anche democratica. Lo spopolamento incide sul mantenimento dei servizi essenziali, a partire da scuola e sanità. Quanti nostri concittadini e corregionali si distinguono nelle regioni dell'Italia settentrionale o all'estero apportando lì valore aggiunto? Ne siamo orgogliosi, lo sono soprattutto le famiglie, ma al tempo stesso cresce il sentimento di frustrazione perché con l'allontanamento dei giovani si perdono occasioni e opportunità per il nostro tessuto socio economico che si impoverisce sempre più.

Non possiamo pensare che questo destino sia ineluttabile. Una importante occasione può esserci data dallo sfruttamento appieno degli investimenti e dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) come opportunità di sviluppo coerente con le specificità del proprio contesto economico e sociale per invertire questa tendenza e frenare questa emorragia. Dalla sanità al digitale, dalla zes jonica alla transizione ecologica, sono tanti gli ambiti in cui questa Regione può operare affinché ci siano reali e concrete ricadute e fermare la piaga dello spopolamento.

È questo il messaggio che sento di lanciare nei giorni in cui dopo le feste la "normalità" si riappropria dei nostri paesi. Non dobbiamo e non possiamo rassegnarci a queste partenze o peggio ancora, pensare che per la nostra Regione e per il Sud in generale, l'unico futuro possa essere incentrato sull'assistenza e dove è assente una idea di crescita e di sviluppo.

Lo spopolamento si aggredisce, qui come altrove, con l'offerta di lavoro e la prospettiva della crescita sociale ed economica".

Lunedì 6 giugno prenderà il via la V campagna di scavo archeologico del progetto “FArch – Ferrandina Archeologica” dell’Università degli Studi della Basilicata (direzione scientifica prof.ssa Maria Chiara Monaco, direttore scavo prof. Fabio Donnici, vicedirettore dott. Antonio Pecci). La missione, della durata di quattro settimane, continuerà in località Sant’Antonio, nell’area dove nel luglio del 2019 le indagini archeologiche del gruppo hanno portato all’importante scoperta di una necropoli peuceta di età arcaica del VII sec. a.C. (i corredi di due sepolture della suddetta necropoli sono in esposizione al MAFE all’interno della mostra “Ferrandina: storia e archeologia di un territorio millenario. Dall’Età del Ferro ai giorni nostri”).

Lo scopo della ricerca sul campo, in concessione di scavo dal MiC (DG-ABAP|30/05/2022|DECRETO 671), è quello di continuare l’esplorazione dell’area, estendendo l’indagine in alcuni settori individuati anche a seguito delle prospezioni geofisiche eseguite lo scorso anno. Gli scavi verranno effettuati nella particella del Comune e nel terreno della famiglia Cirigliano e Sinisi, che ha acconsentito liberamente e gratuitamente alla rinuncia del premio di rinvenimento (in base alla normativa vigente, è conditio sine qua non per lo scavo archeologico in terreno privato).

La missione archeologica è sostenuta dal Comune di Ferrandina (referenti del progetto Angelo Zizzamia e Pierluigi Di Biase), in coordinamento con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, e vede la partecipazione di studenti e archeologi dell’ateneo lucano provenienti da più parti d’Italia e dall’Estero.

È possibile seguire e ricevere gli aggiornamenti della V campagna di scavo e del progetto FArch seguendo le relative pagine social (FB e Instagram).

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