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Segue nota stampa di Tavolo Verde Puglia e Basilicata e Comitato Basentana S.S. 407
Sempre a proposito della S.S. 407 Basentana: oggi, 4 novembre alle ore 14:30, si terrà un incontro presso la delegazione comunale di Marconia tra il Sindaco di Pisticci, i Senatori Pepe e Lomuti, e i rappresentanti dell’A.N.A.S., per discutere il progetto di messa in sicurezza della S.S. 407 Basentana. In particolare, saranno esaminate le proposte riguardanti la costruzione del sovrappasso Marconia-Basentana e la sistemazione definitiva degli accessi ai fondi agricoli, al fine di agevolare il transito dei frontisti. Questi punti erano già stati dettagliatamente inclusi nella delibera del Consiglio Comunale del 28 febbraio, che accoglieva le proposte di Tavolo Verde Puglia e Basilicata e del Comitato Basentana. Tuttavia, nonostante il voto unanime del Consiglio, nessuna azione concreta è stata intrapresa da allora. La delibera prevedeva, oltre al sovrappasso Marconia-Basentana, la realizzazione di altri tre sovrappassi e una rete di complanari per migliorare la viabilità lungo l’arteria, riducendo i rischi per gli imprenditori agricoli locali. L'attuale situazione sulla S.S. 407 evidenzia l'inefficacia delle opere finora eseguite. Piuttosto che garantire maggiore sicurezza, la strada risulta più pericolosa e causa disagi e perdite economiche notevoli per i produttori agricoli, aggravando ulteriormente le difficoltà rispetto al passato. Questa situazione è in netto contrasto con quanto previsto dal Codice della Strada e dal Codice degli Appalti (D.Lgs. 50/2016), che richiedono che le opere pubbliche rispettino i principi di sicurezza e funzionalità. Le affermazioni di alcuni esponenti politici riguardo alla necessità di accelerare esclusivamente la messa in opera dello spartitraffico appaiono insostenibili. È cruciale che le opere vengano rimodulate e che si proceda con lotti funzionali, includendo la costruzione di complanari, prima di completare la sistemazione dello spartitraffico centrale. In assenza di una pianificazione adeguata, i lavori in corso sembrano rispondere più agli interessi e alle scadenze dell’A.N.A.S., anziché alle esigenze delle comunità locali e ai diritti dei frontisti. Per garantire la sicurezza stradale durante il periodo dei lavori, è necessario implementare misure temporanee, come una segnaletica adeguata e l’installazione di semafori per facilitare l’inversione di marcia sulla strada Marconia-Basentana. Tali misure devono rispettare le direttive europee in materia di sicurezza stradale, tra cui il Regolamento UE n. 305/2011 che impone criteri chiari per la sicurezza delle infrastrutture. Le comunità di Pisticci e Marconia auspicano che la questione venga affrontata con serietà e risolta rapidamente, attraverso un impegno coordinato tra tutti i livelli istituzionali. È necessario non solo conformarsi alle normative nazionali ed europee, ma anche garantire il diritto alla sicurezza e al benessere dei cittadini che operano nella Valbasento, la cui economia è vitale per l'intera area. Le opere finora realizzate rappresentano un disastro ambientale e un fallimento dal punto di vista della sicurezza. Non si può accettare che la messa in sicurezza della S.S. 407 diventi sinonimo di insicurezza e di disprezzo per i diritti di chi lavora e vive in questa regione.
La Consigliera Regionale del Movimento 5 Stelle Basilicata, con una nota social fa sapere: “Nella giornata di ieri ho preso parte, insieme ai componenti della Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera dei Deputati Arnaldo Lomuti e Aldo Mattia, alla presenza dell'assessore regionale alle infrastrutture Pasquale Pepe, del sindaco di Pisticci Domenico Albano e dei tecnici di ANAS, ad un sopralluogo sulla SS 407 Basentana, nel tratto compreso tra lo svincolo di Pisticci e quello di Marconia.
La Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera ha fatto un sopralluogo nella zona di Pisticci.
Era il 26 maggio scorso quando, insieme a tante associazioni e forze politiche del territorio, chiedevamo la chiusura del Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Palazzo San Gervasio. La morte, nelle ultime ore, del diciannovenne detenuto ci getta in uno stato di forte rabbia e di profondo sconforto. Le cause sono tutte da accertare, ma nessuno può girarsi dall’altra parte: tante, troppe le denunce che provengono da quel luogo, che pare essersi tramutato in un vero inferno.
Sono circa 1800 le persone che, in Basilicata, appartengono alla platea dei percettori del reddito minimo d'inserimento (RMI) e dei destinatari del tirocinio di inclusione sociale (TIS).