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Gli effetti sui territori, sulle imprese e sul lavoro dell’Autonomia differenziata potrebbero essere devastanti. Per questo diventano necessarie un’intesa fra mondo datoriale e sindacati oltre agli amministratori locali con le organizzazioni di rappresentanza (Anci e Upi) e una campagna di informazione-mobilitazione dei cittadini. È la conclusione dell’incontro organizzato da Agenda Basilicata Imprese – con la presenza di rappresentanti di Cia, Copagri, Confesercenti, Confartigianato Matera, Cna, Casartigiani, Agci, Confcooperative, Legacoop, e di Confapi Matera – nella sala conferenze della sede di Cia Basilicata a Potenza, che ha segnato la nascita di un fronte comune contro il ddl Calderoli che definirà ulteriori iniziative. Ad introdurre il prof. Gianfranco Viesti (Università Bari) che ha spiegato tutti gli aspetti che – ha detto – rischiano di ridurre l’Italia un “Paese arlecchino” con 21 Regioni-Stato differenziate tra loro nell’autogoverno come non esistono modelli simili nelle democrazie occidentali”.
“Le comunità energetiche rappresentano un importante scenario energetico basato sulla generazione distribuita che favorisce lo sviluppo di energia a chilometro zero. Si tratta di un modello energetico che mette in risalto la responsabilità ambientale, la collaborazione tra diversi soggetti, senza tralasciare il risparmio economico”. Lo ha affermato l’assessore all’Ambiente ed Energia della regione Basilicata, Cosimo Latronico, nel corso dell’evento organizzato da Copagri “Le comunità energetiche e il futuro delle agroenergie”, tenutosi stamattina a Pomarico.
Domani mattina - giovedì 19 maggio - un importante convegno dal tema “Le comunità energetiche e il futuro delle agroenergie”, ospitato nella sala rosa dello storico Palazzo Marchesale di Corso Vittorio Emmanuele e organizzato da Copagri.