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E' approdata sul tavolo del prefetto di Potenza, Michele Campanaro, la situazione di grave crisi in cui versa il mondo agricolo soprattutto nell’area nord della Basilicata, per via della scarsa disponibilità idrica.
Una delegazione composta dai vertici regionali e provinciali dell'organizzazione agricola assieme ad alcuni soci e ai sindaci di Lavello e Melfi, Antonio Carretta e Giuseppe Maglione, ha incontrato il prefetto per chiedere un intervento. “Il prefetto Campanaro ha voluto ascoltare le nostre richieste e ha preso impegni a intercedere e sollecitare la presidenza della Regione Basilicata e della Regione Puglia – ha spiegato il presidente regionale della Coldiretti, Antonio Pessolani - affinché gli attori preposti accelerino tutte le procedure per chiudere l'accordo sull'acqua. Soprattutto si è soffermato sulle storie drammatiche di questo periodo che i nostri soci hanno voluto condividere al tavolo alla presenza anche dei sindaci”. Da Campanaro sono arrivate rassicurazioni.
“Il prefetto farà il possibile – ha spiegato il direttore provinciale di Potenza, Maria Cerabona - per aiutarci a risolvere per quanto nelle sue possibilità, le nostre difficoltà, monitorando garantendo anche la pace sociale sui territori”. Analoga iniziativa a Matera, dove in Prefettura, il vicario Vincenzo Lubrano, ha ricevuto una delegazione della federazione provinciale della Coldiretti. L’incontro era stato fortemente richiesto dal presidente provinciale, Pietro Bitonti, che ha potuto illustrare le difficoltà che il territorio del Metapontino sta incontrando a causa della crisi, “aggravate da un inspiegabile ritardo nella convocazione da parte del governatore lucano Vito Bardi del Comitato di coordinamento per la revisione dell’Accordo di Programma sulla gestione della risorsa idrica”. Il direttore provinciale, Vincenzo Ruggieri, ha ancora una volta insistito “sul grave rischio che la mancata revisione dell’Accordo di Programma ed il conseguente blocco delle prenotazioni possano far saltare filiere e commesse di grande rilevanza economica per le imprese del territorio provinciale materano”.
“Ringraziamo la Prefettura di Matera dell’immediata convocazione ed esprimiamo soddisfazione sugli esiti della riunione – ha concluso Bitonti – convinti che il ruolo di vicinanza alla cittadinanza tutta che questa Prefettura ha sempre mostrato possa condurci a soluzioni concrete ed immediate. Il mondo imprenditoriale agricolo – ha aggiunto – non è più disposto ad attendere le lungaggini politiche mentre vede andare in fumo giorno dopo giorno il risultato di anni di duro lavoro e di sacrifici”.
Anche la Basilicata con oltre cento tra agricoltori e allevatori è presente al presidio di due giorni al Brennero, organizzato dalla Coldiretti per tutelare il Made in Italy e difendere il lavoro delle migliaia di imprenditori agricoli lucani e italiani.
C'è tanta Basilicata a Roma al Villaggio della Coldiretti in corso al Circo Massimo. Un vero e proprio villaggio contadino per toccare con mano la centralità e i primati dell’agricoltura italiana e vivere un giorno da contadino tra le aziende agricole ed i loro prodotti, sui trattori, a tavola con le specialità 10%% italiane, in sella ad asini e cavalli o nelle fattorie didattiche dove i bambini possono imparare a pigiare l’uva, preparare la mozzarella, impastare il pane o fare l’orto.
“Auspichiamo che le istituzioni regionali mettano in campo tutte le misure per "salvare" non solo il comparto zootecnico, direttamente minacciato dalla peste suina, ma anche quello turistico, senza tralasciare la salvaguardia di tutti gli ambiti sociali, sconvolti dall'invasione dei cinghiali”.