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La Conferenza dei sindaci ha chiesto ufficialmente di sospendere gli effetti della delibera dell’Azienda Sanitaria del Materano del 23 novembre scorso, che determina di fatto la soppressione delle Unità operative complesse di Geriatria, Chirurgia vascolare e Chirurgia plastica dell’Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera.
La decisione è scaturita nel corso dell’Assemblea, presieduta dal sindaco di Matera Domenico Bennardi, che si è svolta questa mattina in videoconferenza e alla quale hanno preso parte tutti i sindaci della provincia di Matera, il direttore generale dell’Asm, Gaetano Annese, il presidente dell’Amministrazione provinciale, Piero Marrese, e il presidente dell’Anci di Basilicata, Salvatore Adduce.
La Conferenza dei sindaci a cui compete - nell’ambito delle indicazioni regionali - la definizione degli indirizzi generali di programmazione socio-sanitaria dell’Azienda, ha ritenuto necessario l’avvio di una fase di riflessione e di confronto per arrivare ad una soluzione equilibrata che rechi meno disagi possibili ai cittadini, e per questo ha prodotto un documento da inviare alla Regione.
“Le richieste dei sindaci, ha affermato Bennardi, formulate nel rispetto dei ruoli istituzionali, sottendono la necessità di congelare la situazione attuale in attesa di poter meglio individuare una equilibrata e condivisa definizione degli indirizzi socio-sanitari. La Conferenza odierna ha ribadito, unanimemente, il ruolo e l’importanza dell’ospedale Madonna delle Grazie per tutto il territorio della provincia di Matera, oltre alle potenzialità e caratteristiche che dovrebbero renderlo un presidio di eccellenza, conservando l’autonomia gestionale e organizzativa”.
L’Assemblea ha anche esaminato e discusso la situazione generale dovuta alla diffusione del coronavirus, in particolare sollecitando l’Asm alla contrattualizzazione dei Covid hotel individuati dalle Amministrazioni comunali.
A conclusione della discussione la Conferenza ha approvato all’unanimità il seguente documento che viene inviato al Presidente della Giunta regionale e all’Assessore alla Sanità:
Il DM 70/2015 ha disciplinato le modalità organizzative strutturali e tecnologiche della rete ospedaliera tenendo conto dei bacini di utenza in ambito regionale. Tali parametri sin dalla entrata in vigore del DM 70/2015 non consentivano di mantenere attive alcune strutture complesse di alta specializzazione all’interno dell’Ospedale Madonna delle Grazie di Matera stante la loro incompatibilità con il relativo bacino di utenza afferente al presidio ospedaliero. Con DGR n. 494 dell’8/06/2018 la Giunta Regionale della Basilicata stabiliva di “estendere la fase transitoria per l’adeguamento agli standard delle strutture complesse, semplici, incarichi di coordinamento e posizioni organizzative al 31 dicembre 2020”. Il Direttore Generale dell’ASM con nota del 16/11/2020 indirizzata all’Assessore alla Sanità e al Direttore Generale alla Sanità della Regione Basilicata chiedeva di conoscere se “alla data del 31/12/2020 bisogna procedere al completamento dell’adeguamento al DM 70 secondo i criteri ivi contenuti”.
In data 17 novembre 2020 il Dipartimento Politiche della persona comunicava ai Direttori Generali delle Aziende Sanitarie e ospedaliere della regione che in effetti “al 31 dicembre 2020 il periodo transitorio previsto dalla citata DGR 494/2018 era da considerarsi compiuto”.
Con Delibera n. 1058 del 23/11/220 il Direttore Generale dell’ASM “prende atto della disposizione regionale n. 219763/13 AN e dà mandato agli uffici di procedere conseguentemente”.
Giova ricordare che la Regione Basilicata ha ufficialmente annunciato di voler procedere alla riorganizzazione degli assetti della governance sanitaria con la costituzione di due aziende regionali di cui una territoriale e l’altra ospedaliera e che pertanto gli effetti del DM 70/2015 verrebbero di fatto superati in quanto le cosiddette strutture complesse assumerebbero una valenza regionale; che è possibile prevedere una ulteriore proroga di adeguamento al DM 70, a condizione che la Regione Basilicata provveda a normare quanto ha annunciato. In alternativa, l’unica via possibile è la modifica del medesimo DM 70/2015.
Alla luce di quanto sopra descritto si esprime viva preoccupazione per la condizione determinatasi a causa della situazione generale in cui si trova attualmente il sistema sanitario sottoposto ad una pressione sconosciuta ed imprevedibile in virtù della Pandemia da Covid-19 tuttora in atto.