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Alla ricerca di un difficile consenso elettorale
Doveva essere il collettore. Doveva essere il collante.
L’artefice del “campo largo”, capace di unire, di realizzare collaborazione e condivisione: ha reso impraticabile il campo!
Allagato dai NO più diversi. Ha spaccato partiti. Ha ricompattato partiti, ma contro di lui.
Un rifiuto netto della sua auto-candidatura. Un inaccettabile metodo con il quale ha cercato solo di porsi “sopra” gli altri, non “con” gli altri partiti, le altre associazioni, le altre aggregazioni.
Si è presentato come portatore di unità, ha ampliato la divaricazione.
Un rigetto. Un rifiuto.
Merito e metodo di auto-candidatura: considerato intollerabile.
Arroganza e supponenza. La negazione della politica.
La politica è unità, una ricerca esasperata che si semina, si coltiva lungamente, si raccoglie nella condivisione, nella partecipazione, nella militanza.
La politica non è improvvisazione. La politica non è sovrapposizione. La politica non è “ora vi faccio vedere io!”” La politica non è “seguitemi!”
È vero che le forze partitiche - non tutte, per fortuna - sono in crisi, ma non ci si può presentare come se tutto fosse da non valutare, soprattutto da non rispettare.
Caterpillar! Così è stato definito.
Caterpillar, in senso figurato, è riferibile a chi, per esempio, si presenta indistruttibile, inarrestabile, un carro armato!
Ostentando sicurezza, grazie a millantate coperture molto “alte”.
Tutto riferito al modo d’essere come persona, mai a una proposta di governo credibile e fattibile.
Che senso hanno kermesse elettorali che lanciano la candidatura a presidente della Regione Basilicata Chiorazzo (a Potenza e Matera), senza una coalizione che lo possa sostenere e far votare per garantire un governo stabile?
Chi si aggrega a scelte unilaterali che di fatto si ha la pretesa di imporre?
A meno che il disegno non sia proprio “solo contro tutti” o “solo con chi ci sta”.
Con buona pace di un organico progetto programmatico, condiviso, ben strutturato, definito in ogni possibile dettaglio da presentare agli elettori.
È quello che si aspetta la Basilicata.
Ma tutto questo è l’A B C della politica.
E allora?
Per Chiorazzo: “missione impossibile”.
Candidatura decisa a tavolino.
Una solenne lezione pervasa da “conflitto di interessi”.
I cittadini questi metodi, che possono anche aver caratterizzato il passato, con alterne vicende, non li condividono più. L’arma che hanno deciso di adottare è il sempre più crescente assenteismo dal voto. Una democrazia che diventa debole e partiti che fanno fatica a dialogare con i cittadini, assediati questi dai loro bisogni, pronti addirittura a rinunziare a curarsi!
Serve una vera inversione di tendenza, una risposta forte, che sia data soprattutto in tempi certi e rapidi. Nelle emergenze non si risponde con le prepotenze e le pretese.
L’unico mandato forte è quello che discende dalla partecipazione e dal consenso dei cittadini.
Così con una nota Francesco Di Benedetto (Componente della Segreteria Provinciale di Fratelli d’Italia)