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Mentre il Presidente Bardi e la nuova maggioranza di centrodestra sono in attesa del ballottaggio del capoluogo di regione per definire la nuova giunta regionale, il mondo agricolo lucano vive uno dei peggiori momenti della sua storia in Basilicata. E’ quanto dichiarano i consiglieri regionali del PD Cifarelli, Lacorazza e Marrese.
Condividiamo le criticità e le preoccupazioni espresse dalle associazioni datoriali sull’Avviso pubblico “Piano di Sviluppo attraverso mini pacchetti integrati di agevolazione (MINI PIA 2024)” e ne chiediamo il ritiro per una rapida revisione. E’ quanto dichiara i Consiglieri Regionali del PD Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza e Piero Marrese.
E’ spirato inutilmente il termine del 30 maggio entro il quale Bardi, in quanto Commissario ad acta, avrebbe dovuto reperire i fondi, oltre 50 milioni, per sanare il deficit delle Aziende sanitarie lucane ed approvare il bilancio consuntivo 2023.
"Il commissariamento ad acta della sanità lucana da parte del governo centrale con la nomina di Bardi a tale funzione, artefice per la verità non solitario in questo primato storico lucano, ma in compagnia dei sodali Leone e Fanelli, non vorremmo che si risolvesse, come sembrerebbe profilarsi in maniera più o meno ufficiale, in uno spostamento di svariati milioni di euro del disavanzo 2023 delle aziende sanitarie nel bilancio 2024.
Quando abbiamo denunciato il rischio di commissariamento della sanità lucana Bardi ha smentito e ha mentito. Perché le delibere 348, 349 e 353 approvate dalla Giunta uscente in tutta fretta lo scorso 30 aprile (come documentato da Nino Grasso su ‘La Nuova del Sud’) per provare a colmare i 50 milioni di buco dopo i 24 recuperati in campagna elettorale di fondi dello sviluppo, mostrano come il problema c'era eccome, e come più che un problema finanziario, anche alla luce di liste di attesa e mancanza di servizi, si tratti di mancanza di capacità di gestione a cui non si può fare fronte con continue ‘pezze’”.