Lunedì, 23 Dicembre 2024

Si chiama “Progetto Rete – Refugee Teams”, il progetto di inclusione, sviluppato e organizzato da anni dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio, con il supporto del Settore Giovanile e Scolastico. Si tratta di una iniziativa rivolta ai ragazzi accolti nei progetti SAI (Sistema Accoglienza e Integrazione), nelle strutture di accoglienza, nelle Comunità di Alloggio e nelle Case Famiglia presenti in tutto il territorio nazionale, per promuovere e favore l’interazione tra pari ed i processi di inclusione sociale e interculturale attraverso il calcio.

Già negli anni successivi ha riscontrato un notevole successo e interessato numerosissimi ragazzi, che grazie allo sport hanno ritrovato un pò di serenità nella loro vita.

Il progetto è strutturato in varie fasi:

Fase Locale. I Coordinamenti Regionali SGS organizzano incontri tecnico - formativi con cadenza settimanale in base alle esigenze delle strutture coinvolte.

Fase Regionale. Svolgimento di una prima fase del torneo tra squadre delle strutture della stessa regione o di territori limitrofi.

Fase Interregionale. Organizzazione di 3 tappe Interregionali, nel periodo settembre-ottobre 2023, in cui si sfidano le 18 formazioni qualificate dalle fasi precedenti.

Fase Nazionale. Evento finale tra le vincitrici delle Fasi Interregionali.

E quando si parla di solidarietà, di inclusione e interazione, mister Antonio Lavecchia risponde sempre presente. Il laborioso e instancabile allenatore pisticcese, ha subito accettato e accolto la proposta di “dare una mano”, già lo scorso anno e quest’anno è più entusiasta che mai.

Stimolato sull’argomento, queste sono le sue parole in merito: “Faccio parte del settore giovanile scolastico e nelle attività annuali c’è anche la possibilità, a cui ho aderito, di fare degli allenamenti in degli sprar, centri dove accolgono questi ragazzi sfortunati che “scappano dalle loro terre”. Sono tanti i centri in Basilicata e il progetto finisce con un torneo tra tutti i centri della Basilicata e la vincente va alla fase nazionale.

Ho già partecipato l’anno scorso a questa iniziativa con molto piacere e soprattutto con molta dedizione. Ho dato sicuramente tanto, ma ho ricevuto molto, moltissimo da quelli che chiamo “i miei ragazzi speciali”, ragazzi che mettono in campo la forza, la volontà, la voglia di apprendere con pochi mezzi a disposizione, ma sempre con il sorriso.

Quest’anno ho 5 centri Gallicchio, Ferrandina (già miei centri l’anno scorso) Sant’Arcangelo, Salandra e Missanello.

Ho trovato un ambiente bello con gli operatori dei centri molto professionali e cordiali.

Il mio compito è quello di dare delle nozioni sul calcio a 5 facendo fare loro degli allenamenti per lo più di base, anche se ho notato che sono portati anche ad alzare subito l’asticella. A loro piace molto questo e lo dimostrano applicandosi con impegno e dedizione, dandomi una carica emozionale grandissima”.

Mister Lavecchia conclude poi con un invito da accogliere: “La gente dovrebbe partecipare di più a queste iniziative per capire cosa significa lottare per una vita migliore e rendersi più buona”.

Insomma quando c’è da aiutare il prossimo mister Lavecchia è sempre in prima fila e questo, non gratifica solo il diretto interessato, ma la nostra intera comunità.

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