Il nostro don Michele Leone, ex Parroco di Sant’Antonio, Consigliere Spirituale Nazionale di Rinnovamento dello Spirito, è stato uno degli accompagnatori di migliaia di pellegrini che si sono diretti a Lisbona, insieme al Presidente Contaldo e ad altri dirigenti nazionali di RdS.

“La Giornata Mondiale della Gioventù - ha sottolineato don Leone -  non è un traguardo, né un punto di partenza, bensì una importante tappa di percorso che accompagna i ragazzi alla maturità della fede. Un punto di riferimento indelebile - ha aggiunto - nella memoria di chi, questa opportunità, l’ha già vissuta, pienamente e realmente”.

In particolare don Leone ha spiegato, tra l’altro - che, “come Rinnovamento dello Spirito (che anche nella nostra città Pisticci ha tantissimi seguaci, soprattutto tra i giovani) è stato preparato l’incontro con il Santo Padre, sostando la prima tappa a Fatima, dove dal 27 al 30 luglio assieme a tutti i giovani appartenenti alle varie realtà carismatiche del mondo è stato vissuto il  “Youth arise  international  festival / Yai)”,  quale tempo di preghiera, ma anche di testimonianza, di catechesi e di grande festa, sotto il dolce sguardo di Maria. Nel volto dei partecipanti, sin dalla partenza - fa sapere ancore ancora il sacerdote pisticcese don Michele Leone - è stato percepito un grande desiderio di fraternità. Da qui il trasferimento alla volta di Agualva, cittadina nei pressi della città di Lisbona, dove è stata sperimentata la grazia di poter partecipare agli incontri Rise Up, il nuovo modello di catechesi per la Giornata Mondiale della Gioventù che esorta a riflettere sui grandi temi essenziali affrontati dal Pontificato di Francesco”.

Come è noto Papa Francesco, per l’occasione, ha chiamato a raccolta tutti i giovani del mondo, riuniti a Lisbona per la Giornata Mondiale della Gioventù, invitandoli ad impegnarsi su vari fronti, ma in particolare anche per vincere la battaglia ambientale che, catastrofe dopo catastrofe, sta scuotendo il nostro pianeta.

Francesco ha abbracciato un milione di giovani al Parco Eduardo VI° nel cuore della capitale portoghese, ascoltando i loro cori di gioia e le testimonianze degli adolescenti arrivati a Lisbona, per incontrare questo “anziano” speciale in mezzo ai giovani, come lui stesso si è definito.

Michele Selvaggi