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Continuano ad arrivare numerose segnalazioni all’Adiconsum, inerenti non solo gli aumenti del costo dell’energia elettrica, del gas o della telefonia, ma anche gli inganni e i soprusi ai quali vengono sottoposti soprattutto gli anziani.
E’ quello che è capitato alla signora Maria, 82enne di Pisticci, che si è vista recapitare una bolletta da un gestore diverso dal suo, essendo lei abbonata ad Enel Servizio Elettrico Nazionale. La signora nonostante non abbia fornito dati e consenso, si è vista arrivare questa fattura senza aver sottoscritto nessun nuovo abbonamento e senza averlo nemmeno firmato.
La signora di Pisticci, si è rivolta ad Adiconsum che ha provveduto ad inviare al fornitore non autorizzato un reclamo per il disconoscimento del contratto e per richiedere l’annullamento della fattura emessa. Dopo il reclamo, la signora sarebbe stata ricontattata e tra scuse più o meno sincere le è stato richiesto addirittura di firmare il contratto.
Occhio dunque a questo tipo di truffe che operatori di call center senza scrupoli, pur di “portare a casa un abbonamento” mettono in atto sempre più, soprattutto ai danni di anziani ignari molto spesso di cosa si stia trattando. Sfruttando ignobilmente la mancanza di informazioni di queste persone, molto spesso vengono attivati senza il loro consenso nuovi abbonamenti, vantaggiosi solo per chi li propone.
Inoltre, Centro Consumatori Italia Basilicata informa che la legge 205 del 27 dicembre 2017 (art. 1, commi da 4 a 10) ha previsto che nei contratti di fornitura di energia elettrica, gas e servizio idrico che il diritto al corrispettivo si prescriva in due anni per le fatture con scadenza successiva: al 1° marzo 2018 per il settore elettrico. Al 1° gennaio 2019 per il settore gas.
Centro Consumatori Italia, in seguito ad un reclamo per fatture di energia prescritte da oltre 2 anni, ma per le quali la società di vendita chiedeva lo stesso il pagamento, ha fatto stornare il debito per circa 4.200 Euro.
Dall’importo iniziale di 7.251 euro la cliente deve solo pagare 3.074 euro
L'associazione ha fatto ottenere, ad una sua associata, un rimborso da Tim di 8257 euro.
E’ importante per risolvere eventuali controversie, rivolgere agli addetti ai lavori per far valere i propri diritti spessissimo calpestati per il profitto.