E’ sempre cosa ardua parlare di  ex colleghi, ma soprattutto di amici intimi  da una vita, che da poche ore, improvvisamente non ci sono più, soprattutto se ad essi si  è legati da un lungo, solido rapporto di  amicizia, che ha condiviso tanti anni nello stesso luogo di lavoro, ma anche dopo.

Antonio Marmo, l’impiegato comunale di tanti anni dell’Ufficio Lavori Pubblici dell’Amministrazione Comunale di Pisticci, da qualche anno in pensione,  ci ha lasciati  nello sconforto generale, soprattutto per chi lo aveva visto e parlato nella giornata di sabato 25 gennaio.

Oggi, familiari, parenti, amici e conoscenti, piangono la scomparsa di una persona per bene, un galantuomo, tutta dedita al lavoro e alla famiglia, parecchio amato dai tanti amici che lo hanno sempre circondato, ma anche da chi aveva avuto modo di conoscerlo nel mondo del lavoro, ma anche  in altre  occasioni.

Noi, in questa terribile circostanza, lo vogliamo in particolare ricordare come persona oltremodo simpatica, cosa che il più delle volte aiutava a rendere vivaci e briosi certi tipi discorsi, anche sportivi. Antonio, non possiamo mai dimenticarlo, era persona soprattutto intelligente e di una incredibile semplicità  e lealtà, cosa che lo ha sempre contraddistinto non solo nei lunghi anni dell’Ufficio comunale, luogo di lavoro, che lui ha sempre amato, rispettato e fatto rispettare, ma anche nell’abito dei diversi rapporti sociali, nelle due associazioni a cui era iscritto, quella dello storico Circolo Metapontino e l’altro del Centro Sociale “G.Michetti”, che lui sapeva ben curare e mantenere.

Antonio, ci lascia così e nel tempo, sarà ancora più bello ricordarlo in molteplici aspetti, che, sicuramente,  ne faranno di lui persona ancora più splendida e sicuramente migliore.

Lascia la moglie Ida, la sorella Vittoria con il marito Pasquale, i cognati Francesco, Rosa, Domenico e Sabrina, nipoti, parenti e tantissimi amici. Alla signora Ida, che noi conosciamo da una vita, alla sorella Vittoria, alla sua famiglia e ai parenti tutti, il nostro cordoglio nel ricordo di un caro  amico, Antonio, persona squisita e “più che speciale”.

Michele Selvaggi