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Lo aveva ricordato lo storico pisticcese Giuseppe Coniglio nella serata di Martedì martedì 13 agosto 2024, in piazza Umberto, organizzata dal Centro Sociale “G. Michetti” del presidente Dino Jula e dedicata all’incontro con la Comunità Italo - Canadese di Toronto, per celebrare la figura di Rocco D’Addurno ciclista pisticcese degli anni 50. Per l’occasione anche la presentazione del bel libro “Rocco D’addurno. L’uomo, lo sportivo l’emigrante” firmato dallo storico Prof. Giuseppe Coniglio e della dott.ssa Lucia Gesualdi.
Purtroppo, da alcune ore la ferale notizia che ci informa che nei giorni scorsi, Rocchino D’Addurno è venuto a mancare nella città dove risiedeva. La cosa ha colpito tutti per la perdita, soprattutto di un caro amico di tutti come il campione nostro compaesano Rocchino.
Chi ha una certa età, sicuramente ricorda le sue gesta di corridore ciclista dei lontani anni 50. Nato a Pisticci il 7 ottobre del 1933, aveva compiuto da poco la bella età di 91 anni, portata benissimo come del resto spiegava il suo passo sempre piuttosto lesto che faceva venire in mente i suoi trascorsi di velocista delle due ruote.
Io personalmente, da giovanissimo l’ho conosciuto bene, non solo perché lo seguivamo appassionatamente come ciclista dell’epoca, ma soprattutto perché Rocchino frequentava spessissimo il rione Terravecchia dove trascorreva le serate insieme a tantissimi amici e tifosi.
Lui lavorava e quel che guadagnava gli serviva anche per l’acquisto dei mezzi per correre, atteso che dalla casa ciclistica otteneva solo maglietta, pantaloncini e scarpette. Sponsorizzato dal grande campione Gino Bartali che lo aveva voluto conoscere di persona, doveva partecipare al Giro d’Italia Dilettanti del 1952, cosa che gli fu preclusa a causa di un banale incidente di motocicletta che purtroppo lo tenne fermo per qualche mese. Tante le gare a cui in quegli anni partecipò sempre da dilettante con la maglia della “Ciclo Cisterna” di Pisticci, e molte volte e sue spese e con tanti sacrifici, tra cui alcune classiche dell’epoca come la Barletta – Potenza che corse insieme a noti giovani ciclisti, allora ancora dilettanti, come il campione Bruno Monti e Gastone Nencini, poi vincitore del Giro d’Italia beffando il Campionissimo Fausto Coppi nell’ultima gara di quella “corsa rosa”. Tutta una vita giovanile, sopra le due ruote, con sacrifici immensi, ma anche con soddisfazioni per la sua persona e per i tanti suoi tifosi. Insomma, una bella storia da “Libro cuore” la sua.
“Rocchino”, come amichevolmente era chiamato e conosciuto da tutti, anche nel 2024 è stato nella sua Pisticci che lo ha visto nascere e crescere e che ha sempre amato, per trascorrere l’estate, come puntualmente si verificava da diversi decenni, unitamente alla moglie. E qui che ha raccolto tantissime soddisfazioni da corridore dilettante ciclista dell’epoca, quando anche nella nostra terra l’affascinante sport delle due ruote era parecchio diffuso anche se mancavano aiuti materiali per praticarlo.
Per ricordarlo la sera di mercoledi 29 dicembre alle ore 18, nella chiesa di Cristo Re, sarà celebrata una Santa Messa in sua memoria.
Alla famiglia il nostro cordoglio personale e quello della redazione.
Michele Selvaggi