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La Basilicata resta zona arancione. A dirlo è stato il ministro della salute Roberto Speranza che ha firmato un’ordinanza con cui rinnova le misure restrittive previste per le Regioni Basilicata, Liguria e Umbria e per la provincia autonoma di Bolzano. Tale ordinanza sarà in vigore fino al 3 dicembre.
Intanto il Tribunale amministrativo regionale per la Basilicata esaminerà il prossimo 2 dicembre, in camera di consiglio, a Potenza, il ricorso presentato da un gruppo di genitori contro l'ordinanza con la quale sono state chiuse le scuole in Basilicata a causa della nuova ondata dell'epidemia.
Lo si è appreso stamani a Matera, dove vivono molti dei genitori che hanno presentato il ricorso contro l'ordinanza numero 44 del presidente della Regione Basilicata, emanata il 15 novembre scorso.
Il Tar ha sottolineato che i ricorrenti non hanno dimostrato i requisiti di "estrema gravità e urgenza" per ottenere una decisione immediata, ma ha riconosciuto che nell’ordinanza di Bardi c'è una "compressione di altri valori". Secondo il Tar per la Basilicata, infatti, l’ordinanza "incide indubbiamente in maniera diretta e significativa sul diritto allo studio". In altre parole, secondo il TAR, Bardi deve deve adottare "misure appropriate" al "bilanciamento" tra gli interessi coinvolti, in primo luogo il diritto alla salute e il diritto allo studio, entrambi tutelati dalla Costituzione.