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Riceviamo e pubblichiamo una nota di due genitori, Antonio e Lucia, che denunciano la mancanza di un trasporto scolastico adeguato, per il figlio Pietro. Dopo aver fatto formale richiesta alla Provincia di un mezzo idoneo al trasporto di persone con Sindrome di Down e dopo aver avuto l’ok dallo stesso ente, la pratica è passata al Comune di Pisticci che a distanza di due mesi non ha ancora attivato l’adeguato trasporto che garantisca al piccolo studente il viaggio in sicurezza.
Al momento Pietro, va a scuola con un pullman di linea e viene attenzionato dai suoi giovani amichetti. Di certo non è il modo più sicuro per il trasporto. Di qui l’appello dei genitori rivolto al Comune di Pisticci e al sindaco Domenico Albano.
Ci auguriamo di ricevere al più presto notizie in merito alla risoluzione di un problema che non dovrebbe richiedere tanto tempo per la sua risoluzione.
Di seguito la nota
“Pietro un ragazzo di 15 anni con Sindrome di Down, per andare a scuola deve percorrere 18 km all’andata e 18 km al ritorno. Il trasporto di linea è di competenza della provincia Matera a cui a tempo debito noi genitori abbiamo inoltrato la domanda di istanza di trasporto. La provincia Matera ha prontamente approvato. Il tutto passa al comune di residenza di Pietro Pisticci organizzare il trasporto scolastico. Ma purtroppo a distanza di 2 mesi dall’inizio dell’anno scolastico, ciò non è ancora avvenuto. Ogni volta che noi genitori andiamo in ufficio a chiedere quando inizia il trasporto rispondono “Ci stiamo lavorando”, ma dopo 2 mesi e dico 2 mesi…. Se davvero lo stessero facendo il tutto si sarebbe già risolto!!!
Alla fine Pietro a scuola va in un primo momento accompagnato esclusivamente da noi genitori poi abbiamo raccolto tutto il nostro coraggio e abbiamo deciso di farlo andare con il pullman di linea ma, affidato ai coetanei che con grande responsabilità si prendono cura di Pietro sia all’andata che al ritorno.
Ora chiediamo al comune di Pisticci e nella persona del primo cittadino di risolvere al più presto questa grave inadempienza da parte dell’ufficio scuola per poter fare in modo che Pietro abbia al più presto ciò di cui ha diritto.
I genitori Antonio e Lucia”.
L’intento dei genitori Antonio e Lucia, come ci riferiscono, è quello di risolvere al più presto la problematica e non di fare, sollevare o alimentare alcuna polemica di ogni tipo con chicchessia.