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Oggi 18 maggio 2021 a partire dalle ore 9:00 si è svolto in modalità online il convegno nazionale dal titolo “I mutamenti della mafia: i fondi europei e le terre liberate”, tenutosi presso il Liceo Meli di Palermo.
Tra le 60 Scuole e oltre di tutte le regioni italiane e ben 5 Università è stata presente anche la Basilicata con l’IC “Padre Pio da Pietrelcina” di Pisticci e l’IIS “Carlo Levi” sede Liceo Scientifico di Irsina grazie all’interlocuzione di don Giuseppe Ditolve, parroco di Pisticci Scalo da tempo attento alle questioni ambientali della Valbasento.
Promotore dell’incontro è stato Giuseppe Antoci, presidente On. Fond. Caponnetto e già presidente del Parco dei Nebrodi. A distanza di cinque anni oggi dall’attentato mafioso che lo ha colpito con gli uomini della sua scorta Antoci ha voluto porre all’attenzione dei giovani studenti partecipanti al convegno dei mutamenti della mafia nel settore agricolo. Suo è il protocollo di Legalità, noto appunto come “Protocollo Antoci”, adottato prima in Sicilia e poi esteso a tutta l’Italia come legge dello Stato, che prevede l’obbligatorietà delle aziende che vogliono affittare i terreni a fornire il certificato antimafia rilasciato dalla Prefettura e più in autocertificazione. Tale protocollo ha recato un danno economico enorme alle famiglie mafiose ed ha rappresentato quindi un grande trionfo della legalità.
ll convegno ha avuto diversi relatori autorevoli tra esponenti delle Istituzioni, del mondo accademico e delle Forze dell’Ordine, come il Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero De Raho e la Ministra degli Interni, Luciana Lamorgese, che ha illustrato i risultati ottenuti sul fronte delle misure di prevenzione patrimoniali. "Nel 2020 sono stati sequestrati beni per 376 miliardi, le confische ammontano a 232 miliardi", ha riferito come conclusione dei lavori la ministra.
Belle le parole di Maria Falcone, sorella del magistrato vittima della strage di Capaci, che ha indicato il 23 Maggio come giorno del “risveglio della società civile” e poi, rivolgendosi ai giovani, ha indicato proprio loro come i continuatori della lotta alla mafia iniziata con Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Peppino Impastato e tanti altri paladini della legalità.
È stato bello per gli alunni di classe terza della Scuola Secondaria di I grado, sez. A e B, accompagnati dalla prof.ssa Stella Calandriello, partecipare a questo evento che giunge a conclusione di un percorso di studio avviato da un po’ sul tema “La cultura della Legalità.
Si ringrazia la dirigente dell’IC “Padre Pio da Pietrelcina, prof.ssa Cristalla Mezzapesa, quale persona attenta alle tematiche della legalità e allo sviluppo negli alunni del senso civico, che oggi ha consentito ai suoi giovani studenti di vivere questa interessante esperienza.