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Dopo Achille Lauro, Blanco, Marracash, Caparezza, Pinguini Tattici Nucleari, Elisa, Manuel Agnelli e Chiello e Ghali il festival Sonic Park nella Cava del Sole David Sassoli di Matera annuncia il decimo evento del festival Sonic Park che quest’anno arriverà nella città di Matera.
Mercoledì 20 luglio 2022 alle ore 21 alla Cava del Sole “David Sassoli” di Matera per il festival Sonic Park è in programma il live dei Litfiba la storica band con i due protagonisti che hanno fatto la storia del gruppo, Piero Pelù e Ghigo Renzulli in giro per l’Italia con il tour “Ultimo girone” per festeggiare 42 anni di attività.
40 (+2) anni di pura energia e vera anima rock.
La band fiorentina, capitanata da Piero Pelù e Ghigo Renzulli, torna in tour, per l’ultima volta.
Un’ultima festa itinerante, uno spettacolo potente.
Un addio alle scene in grande, che rende giustizia a una delle rock band più apprezzata del panorama italiano.
“L’ultimo girone”, l’ultimo tour dei Litfiba arriva al Sonic Park Matera. Non potete proprio perderlo.
I biglietti sono disponibili dalle ore 16:00 di oggi ticketone.it e Dice.
Il 2022 sarà un anno formidabile che i fan dei Litfiba e gli amanti della musica non dimenticheranno: “L’Ultimo girone” sarà una vera e propria festa itinerante che segnerà la degna e potente conclusione della storia della band di Piero Pelù e Ghigo Renzulli.
Durante il tour dell’addio, che prenderà il via il prossimo 26 aprile 2022 da Padova, I LITFIBA saranno accompagnati sul palco da: Luca “Luc Mitraglia” Martelli alla batteria, Fabrizio “Simoncia” Simoncioni alle tastiere e Dado “Black Dado” Neri al basso.
Questo il calendario aggiornato del tour organizzato da Friends & Partners:
26 aprile PADOVA Gran Teatro Geox
27 aprile PADOVA Gran Teatro Geox
03 maggio NAPOLI Casa Della Musica
04 maggio NAPOLI Casa Della Musica
10 maggio ROMA Atlantico Live
11 maggio ROMA Atlantico Live
16 maggio FIRENZE Tuscany Hall SOLD OUT
17 maggio FIRENZE Tuscany Hall
24 maggio MILANO Alcatraz SOLD OUT
25 maggio MILANO Alcatraz SOLD OUT
03 luglio LEGNANO (MI) Rugby Sound Festival
09 luglio NICHELINO (TO) SONIC PARK STUPINIGI
15 luglio LUCCA Lucca Summer Festival
16 luglio FERRARA Ferrara Summer Festival
18 luglio ROMA ROCK IN ROMA
20 luglio MATERA Cava del Sole NUOVA DATA
23 luglio CATANIA Sotto il Vulcano Festival
27 luglio BERGAMO BERGAMO SUMMER MUSIC
29 luglio VILLAFRANCA (VR) Villafranca Festival
30 luglio MAJANO (UD) Festival di Majano
18 agosto LECCE Oversound Music Festival
20 agosto CATTOLICA (RN) Arena della Regina
26 agosto ROMANO D’EZZELINO (VI) AMA Festival
RADIO CAPITAL è la radio partner del tour.
Precursori come pochi del rock cantato in italiano, I LITFIBA possono fregiarsi di successi discografici con 10 milioni di copie vendute e migliaia di concerti in Italia, Europa e nel resto del mondo. La storia della band però è anche fortemente legata a doppia mandata alla storia del nostro Paese, tra impegno sociale, battaglie civili/ambientali e diritti umani.
Pochi artisti, infatti, possono vantare di aver affrontato, con così grande successo e perseveranza, una gavetta e un percorso lungo e tortuoso come quello della musica e dei suoi cambiamenti durante questi anni, a maggior ragione se parliamo di rock, come i Litfiba, la band presente ancora oggi non solo nel cuore di centinaia di migliaia di fan ma anche nella hall of fame della musica italiana.
BIOGRAFIA LITFIBA
I Litfiba sono un gruppo musicale italiano formatosi a Firenze nell’autunno del 1980.
Figure chiave della formazione, sin dalle origini e per periodi alterni, sono Ghigo Renzulli, Gianni Maroccolo, Antonio Aiazzi e il frontman, Piero Pelù, aggregatosi alla band poche settimane dopo la fondazione della stessa.[1] Il sound del primo periodo, durante tutti gli anni ottanta, è una personale interpretazione della new wave, capace di coniugare il fascino etnico dei suoni mediterranei con la spigolosità delle atmosfere dark anglofone.[2] Negli anni novanta i Litfiba si propongono prima con un sound hard rock latineggiante per poi avvicinarsi al pop-rock, riscuotendo ampio successo commerciale. Nel 1999 Piero Pelù lascia il gruppo per intraprendere una carriera solista, al contempo la band continua la sua attività reclutando due nuovi cantanti. L’11 dicembre 2009 viene annunciata la reunion tra Ghigo Renzulli e Piero Pelù tramite un comunicato sul sito ufficiale del gruppo.[3] A fine 2021 il gruppo rende noto il ritiro dalle scene dopo 42 anni di attività, con un ultimo tour previsto per l’anno seguente.[4]
Il nome della band nasce dall’ipotetico indirizzo telex della sala prove utilizzata dalla band sin dagli esordi, situata a Firenze in via de’ Bardi al numero civico 32: “L” (prefisso sistema Iricon), “IT” (Italia), “FI” (Firenze), “BA” (via de’ Bardi).
«Conoscevo bene l’apparecchio e il sistema Iricon per comporne l’indirizzo: fra i tanti lavori della mia vita, ho fatto anche l’operatore telex. “L”= sigla fissa di chiamata del sistema Iricon; “IT”= Italia; “FI”= Firenze; “BA”= Bardi (Via dei Bardi, sede della mitica cantina dei Litfiba in via dei Bardi 32).»
(Ghigo Renzulli)
Storia
La formazione “classica” (1980-1990)
Gli esordi
Il nucleo originario del gruppo, in quel momento ancora senza nome, è formato da cinque elementi: Federico Renzulli detto “Ghigo” alla chitarra e alla voce (ex Cafè Caracas nei quali militava al basso Raf), Sandro Dotta alla chitarra, Gianni Maroccolo al basso, Antonio Aiazzi alle tastiere, Francesco Calamai alla batteria, questi ultimi tutti provenienti dai Destroyers; poco dopo Dotta abbandona il gruppo che ingaggia Piero Pelù (ex Mugnions) alla voce.
Il gruppo è influenzato fortemente dal punk, dal dark e dalla nascente new wave, generi molto in voga in quel periodo nel panorama musicale europeo e di cui Firenze fu una piccola capitale italiana grazie a band come i Diaframma e i Neon. L’esordio dal vivo avviene il 6 dicembre 1980 con un concerto alla Rokkoteca Brighton, un’appendice della casa del popolo di Settignano, vicino a Firenze.
Nel 1982 la band incide il primo EP contenente cinque pezzi e intitolato Litfiba e, nello stesso anno, vince la seconda edizione del Rock Festival Italiano, il cui premio prevede la pubblicazione di un 45 giri. Intanto Calamai lascia il posto a Renzo Franchi (già batterista nei Cafè Caracas di Renzulli e Raf). Nel 1983 esce il singolo Luna/La preda, il primo pubblicato dal gruppo. Nello stesso anno partecipano alla compilation Body Section con il brano Transea e pubblicano Eneide di Krypton, colonna sonora dell’omonimo spettacolo della compagnia teatrale Krypton.
Nel 1983 arriva Ringo De Palma (ex Mugnions come Pelù) alla batteria, e nel 1984 vede la luce l’EP Yassassin che contiene, oltre alla title-track in due versioni differenti, anche la ballata Elettrica danza. Nei concerti di quel periodo collabora come ospite al violino il polistrumentista Adriano Primadei. I Litfiba partecipano, inoltre, alla compilation Catalogue Issue con due brani inediti, Versante est ed Onda araba. Proprio da questa raccolta, prodotta da Alberto Pirelli e prima pubblicazione della I.R.A. Records, nasce lo slogan “La nuova musica italiana cantata in italiano”, che andrà a identificare una sorta di movimento musicale cui appartenevano band di ispirazione new wave che si impegnavano a conciliare la lingua italiana con le nuove tendenze che arrivavano da oltremanica[5]. Nello stesso anno viene stampato anche il Live in Berlin: un bootleg su musicassetta, autorizzato dalla band, che in questo primo periodo comincia a farsi conoscere ed apprezzare anche fuori dall’Italia.
La Trilogia del potere
Sempre per l’IRA, i Litfiba pubblicano il primo LP, Desaparecido, che li propone al grande pubblico. Il suono del disco unisce le influenze new wave con un gusto per la melodia tipicamente mediterranea e i temi portanti dei testi sono il rifiuto della violenza e l’antimilitarismo. Come dall’inizio e come sarà fino al 1989, la scrittura dei brani era frutto di un lavoro collettivo, ma dato che il solo a essersi voluto iscrivere alla SIAE era Ghigo Renzulli, quest’ultimo adottò per la stessa SIAE lo pseudonimo “Litfiba”; un escamotage affinché la band riscuotesse tutte le royalties dovute evitando che lo stesso Renzulli figurasse, come nei dischi precedenti, come unico autore[6].
Desaparecido è seguito sempre nel 1985 dall’EP Amsterdam, in collaborazione con i Diaframma e nel 1986 da un altro EP, Transea. Alla fine dello stesso anni esce il secondo album, il più ambizioso: 17 re, registrato in tre mesi e da molti ritenuto il capolavoro della band. Si spazia dal dark, al rock, al punk, tutto condito con testi visionari e suggestioni folk.
Dal tour successivo è tratto il live 12-5-87 (aprite i vostri occhi), il primo disco dal vivo, registrato al Tenax di Firenze.
Nel 1988 vede la luce l’album Litfiba 3, capitolo conclusivo della Trilogia del potere, un ideale ‘concept’ ispirato dal rifiuto di ogni forma di totalitarismo del quale fanno parte anche Desaparecido e 17 re. Meno sognante dei precedenti, ma ugualmente suggestivo, è l’ultimo lavoro ove prevalgono le influenze dark e wave che continueranno comunque ad affiorare timidamente nel sound della band. Litfiba 3 è il primo album italiano registrato interamente in digitale.
Rinunciando a forme di promozione classiche, come quella televisiva, i Litfiba riescono a raggiungere livelli di popolarità impensabili per un gruppo rock italiano, guadagnandosi un contratto con una major: la CGD, sussidiaria del gruppo Warner, la quale acquisisce nel proprio catalogo i dischi pubblicati in precedenza dall’IRA e permette loro di realizzare il secondo album dal vivo Pirata (che presenta alcuni rifinimenti delle tracce in studio). Pubblicato nel 1989, l’album diventa Disco d’oro e consacra la band definitivamente al grande pubblico e inoltre segna il loro definitivo passaggio dalla new wave al rock.
Nello stesso periodo, le divergenze artistiche tra i componenti della band e decisionali tra il manager Alberto Pirelli e Gianni Maroccolo inducono quest’ultimo a lasciare il gruppo, seguito a ruota da Antonio Aiazzi[7]. Dopo poco anche De Palma sarà costretto a lasciare momentaneamente la band per problemi di salute dovuti alla sua dipendenza da droghe pesanti. Il batterista non riuscirà più a tornare a suonare con la band in quanto scomparirà tragicamente per overdose da eroina il primo giugno del 1990[8].
Il binomio artistico Pelù-Renzulli (1990-1999)
La Tetralogia degli elementi
In seguito a questa prima scissione la band diventa de facto un duo. Ghigo e Piero rimangono i soli titolari del nome Litfiba e con loro rimane Antonio Aiazzi, in qualità di collaboratore; a completare la nuova formazione a sei si uniscono Roberto Terzani al basso, Daniele Trambusti alla batteria e Candelo Cabezas alle percussioni. Dal tour che ne segue, il Pirata tour ’90, la band trae una VHS dal vivo omonima. La band partecipa inoltre alla compilation Union con il brano Il tempo di morire (cover di Lucio Battisti).
Pelù e Renzulli si mettono quindi a lavorare al nuovo disco che esce nel dicembre del 1990, El diablo. Questo nuovo album è il primo del progetto Tetralogia, celebra idealmente l’elemento fuoco e segna una evoluzione stilistica della band, i cui arrangiamenti seguono un percorso musicale spiccatamente rock. Con questo disco i Litfiba si aprono ad un maggiore consenso di pubblico, non solo italiano, riscuotendo ampio successo. La title-track è tuttora uno degli anthem rock per antonomasia, Il volo è dedicata alla tragica scomparsa del batterista Ringo De Palma e Proibito è diventato un inno all’antiproibizionismo. Dal tour che ne seguirà (e che vede come secondo chitarrista Federico Poggipollini), verrà tratta una VHS (poi ristampata in DVD nel 2002) intitolata El diablo Tour
L’antologia Sogno ribelle pubblicata nel 1992 è la prova del nuovo corso, con diversi brani del periodo precedente riveduti in chiave molto più rock. In essa sono inclusi anche due pezzi live tratti dall’El diablo tour e l’inedito Linea d’ombra. Sogno Ribelle sarà anche il titolo della versione VHS (anch’essa ristampata in DVD nel 2002) dell’album. Si tratta di una raccolta dei loro videoclip, con una lunga intervista inedita che documenta la storia e il nuovo stile del gruppo.
Nel 1993, con Franco Caforio alla batteria al posto di Trambusti, esce l’album più rock e “duro” del gruppo: Terremoto. Dedicato all’elemento terra, l’album è un concentrato di rock massiccio, talora ai confini del metal e comprende liriche che trattano il tema della mafia, dell’indottrinamento televisivo, del fascino perverso del denaro, dei mutamenti politici e sociali in corso in Italia e ancora dell’antimilitarismo. Al relativo tour non prenderà parte Poggipollini, che inizierà tempo dopo la sua collaborazione con Ligabue. Nello stesso anno i Litfiba appariranno anche nella compilation Firenze sogna! con un brano inedito del 1983 intitolato Anniversary.
Passati dalla CGD alla EMI (con varie traversie giuridiche che porteranno all’uscita di numerose compilation non autorizzate) i Litfiba pubblicano nel 1994 Colpo di coda, testimonianza live del Terremoto Tour. Il disco è un doppio album con due inediti (A denti stretti e Africa, quest’ultimo in versione live) che nella prima edizione comprende anche il booklet fotografico, realizzato dal fotografo Alex Majoli, chiamato “Novantanovefoto”.
Nello stesso anno, con Daniele Bagni al basso al posto di Terzani (che passa a suonare la seconda chitarra), la band dà vita al terzo LP della Tetralogia degli elementi, dedicato all’aria e intitolato Spirito. Prodotto dai Litfiba stessi con la collaborazione di Rick Parashar, il disco intraprende una strada diversa dai più recenti lavori, con canzoni più solari, fantasiose e positive.
Nel 1995 il gruppo pubblica Lacio drom, un album contenente i singoli di Spirito nella loro versione remixata radiofonica e varie testimonianze di brani dal vivo. In allegato al disco una VHS (poi ristampata in DVD nel 2011 nella raccolta Litfiba Rare & Live) con diversi filmati del dietro le quinte dello Spirito Tour, inclusa un’intervista di Pelù a Licio Gelli, uno dei personaggi più controversi della storia italiana.[9]
L’elemento mancante, l’acqua, è il centro tematico e sonoro di Mondi sommersi del 1997, l’album dell’ulteriore trionfo della band (oltre 500.000 copie in breve tempo) che vede la definitiva fuoriuscita di Aiazzi, mentre Terzani svolge il doppio ruolo di tastierista e secondo chitarrista. La più grande tournée nella storia del gruppo dà vita a due testimonianze live pubblicate nel 1998: Croce e delizia, un doppio album live, dedicato alla memoria del percussionista Candelo Cabezas prematuramente scomparso, ed una VHS dallo stesso titolo, il cui ricavato va alle popolazioni colpite dal terremoto in Umbria e Marche.
La separazione
Il successivo capitolo fu Infinito, dedicato ad un nuovo elemento, il tempo. Infinito, con 1.000.000 di copie vendute, risulta essere il disco con maggiore successo nella storia della band e riesce ad attirare nuovo pubblico, pur trascinandosi dietro forti critiche dai vecchi fan per il suo suono molto leggero ed orientato verso il pop più commerciale.
Nel 1998 sarebbe scaduto il contratto di management con la IRA e Pelù premeva per fondarne uno personale, oltre a un’etichetta per gestire le edizioni musicali e le future produzioni della band. Renzulli non accettò e optò per continuare a lavorare con Alberto Pirelli. Si creò una grossa tensione tra i due musicisti e, durante le registrazioni del nuovo album, l’incrinatura diventò sempre più marcata, sia a livello artistico che personale: la rottura divenne definitiva. Venne comunque terminato il disco, che venne pubblicato a gennaio ’99 e che paradossalmente andò primo in classifica.
Il 25 marzo del ’99 Renzulli e Pelù si riunirono insieme ai rispettivi studi legali e sancirono legalmente la separazione e la messa in liquidazione della società Litfiba s.n.c. di cui erano i soci. Negli accordi legali di separazione, fra le altre clausole, Renzulli mantenne il nome della band, il quale era il suo pseudonimo SIAE dal 1983, e Pelù prese il logo del cornucuore di cui era stato l’ideatore.
Ad aprile partì la tournée di un mese nei palasport che fece registrare il tutto esaurito ad ogni data, e durante la quale cominciarono a trapelare le prime voci di un possibile scioglimento. Alla conclusione dei concerti Pelù ufficializzò l’abbandono e l’inizio della carriera da solista; l’ultimo concerto del cantante con i Litfiba fu al “Monza Rock Festival 1999”, evento organizzato per il 10 luglio 1999 all’autodromo ma che slittò al giorno successivo, per via di un nubifragio che rese impossibile lo svolgimento del concerto. Anche gli altri componenti degli ultimi anni lasciarono: Bagni, Terzani e Caforio seguirono Pelù nella sua nuova avventura.
Due nuovi cantanti (1999-2009)
L’era Cabo
Ghigo Renzulli decide di ricominciare il cammino immediatamente con una band del tutto rinnovata e ringiovanita: il nuovo cantante è Gianluigi Cavallo, detto “Cabo”, sconosciuto al grande pubblico e che suonerà anche la chitarra in affiancamento a Ghigo; basso e batteria vanno invece alla sezione ritmica dei Malfunk: Gianluca Venier e Ugo Nativi.
La band fa quindi uscire agli inizi del 2000 l’album Elettromacumba che supera le 150.000 copie vendute. Il sound del disco è decisamente più rock del precedente lavoro. Costretti a confrontarsi con un pubblico disorientato nel vedere una band priva di quello che era stato il carismatico frontman per quasi vent’anni, i Litfiba si imbarcano nell’Elettrotour, con Mauro Sabbione alle tastiere (già collaboratore della band nel disco El diablo). Il periodo successivo al tour vede nascere l’innovativa idea del Live on Line: 15 brani tratti dal tour vengono messi sul web tramite il portale Lycos, in modo che chiunque li possa scaricare e ascoltare liberamente, andandosi a creare un vero e proprio cd completo di copertina.
Nonostante le difficoltà, i Litfiba si mettono poi a lavorare al nuovo album, con un ennesimo cambio tra i membri: Ugo Nativi esce dalla band e al suo posto subentra Gianmarco Colzi, ex Rock Galileo. Il nuovo lavoro, Insidia, viene pubblicato ad ottobre 2001 e vende circa 50.000 copie. Questo disco presenta toni più oscuri, testi con una forte connotazione simbolica, utilizzo copioso dell’elettronica, con Sabbione alle tastiere, chitarre aggressive e la collaborazione compositiva di Gianluca Venier. Il disco sarà il più apprezzato dell’era post-separazione malgrado le vendite non ripetano certo i successi del recente passato.
La band trascorre l’anno successivo in tour (prima parte del Never Ending Tour) al termine del quale viene contattata per realizzare la colonna sonora per l’Italia del videogioco Tomb Raider: The Angel of Darkness: nasce così il singolo Larasong. In occasione della realizzazione del brano si riavvicina alla band lo storico tastierista Antonio Aiazzi, che permarrà nella formazione nei due anni di concerti che seguiranno: Lara Tour (2003) e 04 Tour (rispettivamente seconda e terza parte del Never Ending Tour), la cui ultima data è stata scelta per girare il DVD Cento giorni verso est…, realizzato dal fanclub della band.
Nel 2003 la band pubblica The Platinum Collection, un triplo cd contenente i maggiori successi incisi fra il 1994 ed il 2001, ossia il periodo della band sotto la EMI, segnando il termine del contratto con essa. Fanno parte di tale best of anche 7 tracce live inedite tratte dal Lara Tour.
Per il nuovo disco si dovrà attendere fino al 2005, quando la band pubblica Essere o sembrare sotto l’indipendente Edel Music, meno ispirato del precedente, forse per le nuove tensioni artistiche che, ancora una volta nella sua storia, la formazione deve affrontare. Nello stesso anno, in occasione del 25º anniversario della nascita della band, la Sony Music pubblica ’99 Live, prodotto dall’ex frontman Piero Pelù e contenente un concerto del tour del disco Infinito.
Nel novembre 2006 Ghigo decide di sciogliere la band. Cabo annuncia la propria uscita dalla band con una mail inviata ai fan e ne consegue un periodo di stop in cui il fondatore, Ghigo, cerca di ricomporre i pezzi per una nuova partenza.
La fase Margheri
Un nuovo progetto parte nel 2007 e la prima novità è il rientro del polistrumentista Roberto Terzani al basso, in sostituzione di Venier. Un anno più tardi viene ufficializzato il ritorno in attività della formazione che, oltre al bassista e Renzulli, propone alla voce Filippo Margheri, giovane cantante proveniente da un gruppo underground fiorentino: i Miir. Completa la formazione il batterista Pino Fidanza, ex Scaramouche.
I Litfiba scelgono la rete per ripresentarsi e lo fanno pubblicando, nel 2008, il videoclip dell’inedito Effetti collaterali, e nel 2009 il Five on Line, un EP autoprodotto diffuso solo in formato digitale, composto da 5 pezzi registrati in presa diretta in sala prove: tre inediti (Sepolto vivo, Effetti collaterali 1.1 e Terra di nessuno) e due da repertorio (Animale di zona e Luce che trema). Successivamente vengono pubblicate altre due canzoni in streaming: La rabbia in testa e Sepolto vivo 2.0.
Vengono effettuati due concerti ad Aosta e Modena, ma il tour non decolla e l’indifferenza contro cui si devono scontrare i Litfiba è ben più forte delle previsioni e, durante la lavorazione del nuovo album, Ghigo è contattato da Rudy Zerby della Sony, dalla Friends & Partners e da Pelù per vedere se fosse stato possibile formare nuovamente la band anni ’90. Dopo varie trattative Ghigo decide di accettare.
Reunion e gli ultimi anni (2009-2022)
La Trilogia degli Stati
L’11 dicembre 2009 viene annunciato a sorpresa, sul sito della band, il ricongiungimento tra Ghigo e Piero nei Litfiba, con il ritorno, dopo 10 anni, di Pelù alla voce[10]. Completano la formazione il rientrante bassista Daniele Bagni, il tastierista Federico Sagona che aveva già collaborato negli ultimi anni con Pelù da solista, mentre alla batteria rimane arruolato Pino Fidanza. La band viene messa sotto contratto da Sony Music, la quale ristampa gli ultimi tre album in studio con Pelù prima della scissione. Nel gennaio 2010 Piero Pelù e Ghigo Renzulli lavorano in studio alla produzione di due brani inediti. La band si imbarca in una lunga tournée in Italia (con prologo all’estero) che godrà di un ampio consenso di pubblico e testimonierà la rinascita della formazione fiorentina.
Pelù nel 2010 durante lo Stato libero Tour
Il 1º giugno 2010 esce Stato libero di Litfiba, un doppio album live composto da 24 canzoni storiche e due inediti: Sole nero e Barcollo. Entrambi i singoli (con relativi videoclip promozionali) sono prodotti da Pelù e Renzulli, vedono il ritorno dello storico collaboratore Francesco Magnelli alle tastiere e sono mixati da Tim Palmer agli Electric Lady Studios di New York, mentre il mastering viene realizzato agli Sterling Studios, sempre nella Grande Mela, da Greg Calvi.
Si tratta del primo capitolo, cui seguiranno i due album di inediti Grande nazione ed Eutòpia, che andranno successivamente a comporre la Trilogia degli Stati.[11]
Dopo un nuovo tour, questa volta invernale e cominciato a novembre 2010, i Litfiba si sono esibiti nel marzo 2011 in una tournée che ha toccato le maggiori capitali europee. Hanno firmato, inoltre, la colonna sonora del film Pivano Blues – Sulla strada di Nanda, con il brano Dimmi dei nazi.
Il 17 gennaio 2012 esce il nuovo disco d’inediti intitolato Grande nazione. L’album è anticipato da due singoli: Squalo uscito il 25 novembre 2011 e La mia valigia uscito il 13 gennaio 2012. Il nuovo disco è anticipato anche dal cosiddetto “Litfiba Day”: per un solo giorno viene proiettato in alcuni cinema Cervelli in fuga, un documentario girato durante il tour europeo 2011. Nella prima settimana di uscita, l’album si piazza al primo posto della classifica degli album più venduti in Italia, riportando i Litfiba in vetta alla classifica dopo ben 13 anni dall’ultima volta. Per il tour si aggiunge alla formazione un secondo chitarrista, Cosimo Zannelli, già musicista nell’ultima fase solista di Piero Pelù. Per promuovere il tour vengono realizzati due videoclip per le canzoni Grande nazione e Brado.
Nell’aprile del 2012 viene pubblicato il singolo Elettrica tratto dall’ultimo album.
Il 22 settembre 2012, al Campovolo di Reggio Emilia, i Litfiba partecipano, insieme ad altri 12 artisti del panorama musicale italiano, al concerto Italia Loves Emilia, l’iniziativa di beneficenza per la raccolta fondi a favore delle popolazioni emiliane colpite dal sisma del 20 maggio, suonando davanti a 150.000 persone.
Trilogia Tour con la formazione originale
Il 1º giugno 2012 la band si è esibita per una nuova data al Mandela Forum di Firenze (inizialmente prevista allo Stadio Artemio Franchi)[12] per un concerto in onore dello scomparso batterista Ringo de Palma. Si tratta di un primo riavvicinamento con alcuni componenti storici dei Litfiba del passato, perché per l’occasione sul palco con Pelù e Renzulli sono saliti come ospiti alcuni musicisti di precedenti line-up della band, a partire dai fondatori Gianni Maroccolo al basso ed Antonio Aiazzi alle tastiere, oltre a Daniele Trambusti alla batteria e Federico Poggipollini alla chitarra ritmica. Inoltre è stato ospite anche Federico Fiumani dei Diaframma, con cui la band fiorentina ha suonato Amsterdam.
Nel 2013 la band intraprende un nuovo tour denominato Trilogia 1983-1989, in cui vengono eseguiti brani della Trilogia del potere ed altre canzoni del periodo 1983-1989. Per l’occasione rientrano nuovamente nella band due componenti fondatori, Gianni Maroccolo e Antonio Aiazzi (rispettivamente basso e tastiere), oltre alla new entry Luca Martelli (Giorgio Canali & Rossofuoco, Gli Atroci) alla batteria. La tournée inizia il 26 gennaio (la data zero si tiene in Svizzera) e termina il 3 agosto per un totale di 17 concerti, tra sessione invernale ed estiva.
Il 26 marzo 2013 viene pubblicato Trilogia 1983-1989 live 2013, un doppio live registrato proprio durante le prime due date del tour all’Alcatraz di Milano.
Il 24 settembre 2013 Pelù e Renzulli annunciano di prendersi una pausa, durante la quale dedicarsi ai rispettivi progetti personali e alla scrittura del successivo album in studio.[13] Ma, a sorpresa, la band concede un’ulteriore uscita pubblica per chiudere l’esperienza Trilogia. Il 27 luglio 2014 si esibiscono a Torino per la serata conclusiva del Traffic Festival, tenutasi in Piazza San Carlo, davanti a 50.000 spettatori.[14][15]
Tetralogia Tour
Il 13 gennaio 2015 viene pubblicato un cofanetto dal titolo Tetralogia degli elementi. Il cofanetto racchiude tutti gli album in studio della tetralogia (El diablo del 1990, Terremoto del 1993, Spirito del 1994 e Mondi sommersi del 1997) più un DVD contenente la registrazione inedita di una tappa del Terremoto Tour del 1993.[16]. Lo stesso giorno parte un tour denominato Tetralogia degli elementi Live. A completare la formazione, al fianco di Pelù e Renzulli, ci sono i confermati Luca Martelli alla batteria, Federico Sagona alle tastiere e la new entry Franco “Ciccio” Li Causi al basso (ex bassista dei Negrita). La tournée, il cui partner ufficiale è RTL 102.5.[17] e che riprende i brani più significativi degli album che compongono la tetralogia, comprende, fra sessione invernale ed estiva, 17 date.[18][19]
Il 6 dicembre 2015, al Viper di Firenze, la band festeggia i 35 anni dalla sua primissima e ormai leggendaria esibizione alla Rokkoteca Brighton con un concerto-evento nel quale si sono eccezionalmente alternati per la prima volta sul palco tutti i musicisti che hanno fatto parte della storia della band, ad eccezione dei bassisti Terzani e Bagni e dei cantanti Cavallo e Margheri.
Eutòpia
Il 22 luglio 2016 è stata annunciata l’uscita di un nuovo album di inediti, prevista per l’11 novembre[20]. La scelta della data 11/11 è simbolica: si tratta infatti dell’undicesima pubblicazione in studio della coppia Pelù-Renzulli (dieci album e una colonna sonora). Il 13 settembre viene annunciato sulla pagina Facebook della band il titolo del nuovo album, Eutòpia, oltre alle prime 4 date del nuovo Eutòpia Tour 2017, rispettivamente a Padova, Milano, Roma e Firenze. Il concerto sold-out del Forum di Assago viene trasmesso in diretta radiovisione da RTL 102.5.[21]
Il 7 ottobre 2016 esce il primo singolo estratto dall’album “Eutòpia”, dal titolo L’impossibile. L’11 novembre viene pubblicato il disco che, assieme a Stato libero di Litfiba e Grande nazione, va a completare la Trilogia degli Stati iniziata nel 2010. Fabrizio Simoncioni, musicista, sound engineer e storico collaboratore della band, entra in formazione come tastierista. In studio si sono alternati alle tastiere e synth ben cinque musicisti: oltre a Simoncioni, hanno contribuito ai brani del disco anche ex membri dei Litfiba come Antonio Aiazzi, Gianluca Venier, Federico Sagona, oltre a Nicolò Fragile (ex Gotthard)[22]. Il 6 gennaio 2017 esce il secondo singolo dell’album: “Straniero”.[23] Terzo e ultimo singolo estratto è “Maria Coraggio”, dedicato alla collaboratrice di giustizia Lea Garofalo.[24] Eutòpia viene certificato Disco d’oro e a giugno i Litfiba vengono premiati durante la serata del Wind Music Awards 2017 all’Arena di Verona. Segue un’ulteriore serie di date estive che portano la band a suonare in vari festival e arene italiane. Il tour estivo termina il 2 settembre con il concerto in Piazza Duomo a Prato.
Il 19 maggio 2017 esce Spirito (Legacy Edition), ri-edizione di Spirito, che contiene, oltre all’album rimasterizzato, 4 brani dello stesso album re-mixati da Tom Lord Alge e il doppio cd live “Spirito Tour”, registrato a Modena il 23 marzo 1995.
L’ultimo tour e lo scioglimento
Tra il 2018 e il 2021 la band è in pausa, con Piero Pelù e Ghigo Renzulli, i due co-titolari del marchio, impegnati a portare avanti i rispettivi progetti solisti con le uscite di album (Pugili Fragili per il primo e Cinematic, disco interamente strumentale accreditato al progetto No.Vox, per il secondo) e pubblicazioni editoriali (la biografia 40 Anni da Litfiba per Ghigo e il romanzo autobiografico Spacca L’Infinito per Piero). La pandemia di Covid-19 in Italia ha reso impossibile, oltre alla possibilità per i due artisti di promuovere in tour i due lavori, la celebrazione per i 40 anni di attività della band, festeggiati in tono minore il 6 dicembre 2020.
Il 13 dicembre 2021 a Milano viene annunciata ufficialmente da Piero Pelù e Ghigo Renzulli la conclusione dell’esperienza Litfiba durata 42 anni, con un tour di addio previsto per l’anno seguente: “L’Ultimo Girone”. I concerti si apriranno il 26 aprile 2022 a Padova, per poi fare tappa a Napoli, Roma, Firenze e Milano, con l’ultima data fissata per il 25 maggio 2022 all’Alcatraz. Il duo Pelù-Renzulli sarà accompagnato sul palco dai confermati Fabrizio Simoncioni (tastiere) e Luca Martelli (batteria), dal nuovo innesto Dado Neri (basso, già collaboratore di Celentano, Nannini, Tozzi, Vanoni)[25] e alcuni ospiti. [26][27]