Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Si dice che la “fede”, quella “vera”, riesce a spezzare le catene, ad abbattere muri e steccati, fermare lampi e saette e a dare forza e coraggio per combattere avversità della vita.
Il 24 aprile 2022, è la terza domenica del mese, quello che da noi viene ricordato come il giorno della festa della Madonna del Casale, sempre amata e venerata dal popolo pisticcese (ore 11,00 e 19,00 Celebrazione Eucaristica e ore 17,00 Processione).
Abbiamo scelto, non a caso, questo particolare giorno, per ricordare un lontano episodio, che ebbe protagonista proprio la Vergine del Santuario realizzato sul poggio omonimo, unitamente ad una donna sposata del posto, che per l’occasione, aveva chiesto il suo intervento divino. Un toccante episodio, parecchio caro, al compianto don Leo Selvaggi, che spesso lo ricordava tanto da farlo anche pubblicamente in occasione di una visita al santuario, dell’allora Arcivescovo di Matera, Salvatore Ligorio.
Episodio semplice, ma abbastanza emblematico che vogliamo raccontare.
Questi i fatti: il giorno della festività della Madonna del Casale di tanti anni fa, una signora del posto, sposata da ben 12 anni, ma senza la fortuna di avere figli, si era recata in quel luogo sacro per onorare la Vergine nel suo giorno di particolare adorazione. Proprio sul sagrato antistante, un episodio che la toccava in modo particolare, la colpì e la turbò a tal punto, da indurla ad entrare in chiesa, in ginocchio e con le lacrime di un pianto incontenibile, invocare la Vergine del Casale perché le facesse la grazia della nascita di un figlio. Invocazione forte e precisa la sua, anche in barba alla scienza e alla medicina dell’epoca, uno specialista, le aveva sentenziato la impossibilità, per sempre, ad avere figli.
Invocazione, che evidentemente, fece parecchio rumore in quel tempio, proprio perché avanzata con la potenza della fede, tra lacrime e dolore. Una precisa, particolare richiesta, che comunque ebbe la sua risposta. Quella donna infatti, dopo circa 9 (nove) mesi da quel giorno, e dopo 12 anni di lunga attesa, diventò MAMMA di un bambino. Era una notte fredda e nevosa dell’inverno di tanti anni fa.
E’ stato solo un caso? Noi non vogliamo aggiungere altro a questo semplice, ma significativo racconto, oltremodo vero, di un tempo che fu, che, riteniamo, merita eccome, di essere ricordato e raccontato, qualunque siano le rispettose considerazioni sullo stesso, di chi legge.
Il nostro servizio comunque, nel giorno della sua festa, vuol essere un più che doveroso omaggio a quella Madonna del Casale, tanto venerata dal popolo della nostra città e sicuramente, protagonista principe di un lontano, significativo, toccante episodio.
Michele Selvaggi