L’opera edita da Setac in Europa di Michele Sisto, pubblicata nel 2010 e recentemente in edizione aggiornata - frutto di una lunga meticolosa ricerca - forse la prima del suo genere in Basilicata - racconta in modo specifico, puntuale, cronologico e documentato anche da una ricca serie di foto inedite, con volti noti e meno noti, la storia politica della nostra città, dal dopoguerra ai nostri giorni.

L’opera di Calciano, nei giorni scorsi ha dato lo spunto per la celebrazione di un convegno  nella Sala Consiliare del Comune, su iniziativa di Setac in Europa, con l’intervento di personalità politiche a livello locale, provinciale e regionale, che hanno voluto ricordare, attraverso il lavoro di Calciano, le vicende amministrative della nostra città, a partire  dalla proclamazione  della Repubblica dopo il referendum del 2 giugno 1946,  che decretò la fine della istituzione monarchica nella nostra nazione e fino ai nostri giorni.

La serata, moderata dal noto giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, Donato Mastrangelo, ha registrato diversi interventi (era previsto anche quello del Presidente della Giunta Regionale di Basilicata Vito Bardi, purtroppo non presente per precedenti impegni istituzionali). Sull’ importanza di un documento storico amministrativo come l’opera di Calciano (affissa in bella evidenza sulla parete del corridoio di ingresso della sala) e sulle difficoltà di amministrare un comune come Pisticci, il terzo per numero di abitanti della Basilicata, si è soffermato il sindaco Domenico Albano, figlio di un noto politico D.C. della nostra città, Gaetano, più volte consigliere e assessore in carica dal 1955 al 1975. Albano, tra l’altro, ha sottolineato, l’impegno, nonostante le immancabili difficoltà, dei nostri amministratori comunali, da cui, comunque, si può trarre utile insegnamento, partendo dal principio basilare di ritenere la politica un bene comune da saper amministrare con la consapevolezza di operare sempre nell’interesse e per il bene della comunità.

Il dibattito ha registrato anche l’intervento dell’ex sindaco Viviana Verri, il primo, primo cittadino rosa della nostra città, intervenuta in rappresentanza della Provincia di Matera, dove riveste l’incarico di assessore. Verri, tra l’altro, ha evidenziato il forte condizionamento dei vincoli di bilancio per gli enti locali e la carenza di risorse umane derivanti dallo spending review (termine un po’ difficile da capire). Dalla stessa Verri, la necessità per la politica, di ritornare ad essere quella passionale e sicuramente più genuina di una volta.

Un passaggio quest’ultimo, condiviso dal plurisindaco Rocco Grieco che fu anche Presidente della Provincia di Matera dal 1990 al 1995, ma pure Consigliere Regionale e Assessore Regionale negli anni 70 -80. Una precisa testimonianza politica la sua, per una lunga permanenza amministrativa legata anche alle grandi battaglie politiche del secondo dopoguerra e alla crescita di Marconia con il trasferimento parziale dell’abitato.

Intervento appassionato, quello di Giampaolo D’Andrea, già Senatore della Repubblica e Sottosegretario di Stato oltre che Docente di Storia Contemporanea, legato a Dino da lunga amicizia e per il quale ha avuto parole di stima e apprezzamento  per la sua condotta politica e, per l’occasione, per la pregevole opera da lui firmata, sulla politica pisticcese  del dopo 1946, con prefazione proprio del senatore, in cui, tra l’altro,  aveva ricordato  il Sindaco Alessandro Bruni,  “protagonista  incontrastato  della fase che aveva preceduto  l’avvento del fascismo, che nel maggio 1945 rientrava a Pisticci nella inedita funzione di Commissario Prefettizio, poi rieletto sindaco dal  maggio 1948 al novembre 1949”. Da D’Andrea una ricca testimonianza  sul sempre attivo percorso di democrazia, civico - amministrativo,  che ha accompagnato la storia politica della nostra città, un centro - ha  sottolineato - che ha sempre rivestito un significativo peso politico nella nostra Regione, sempre ricco di personaggi di spicco tra cui la eccellente figura di Gaetano Michetti, Segretario Provinciale e Regionale della D.C. dell’epoca e Presidente della Giunta Regionale  dal 1985 al 1990 e poi Assessore all’Agricoltura nei primi anni 90”.

Interessante anche l’intervento di un giovanissimo di Tinchi, Vito Gabriele Motta - forse da poco affacciatosi in politica - che si è soffermato sulla importanza, ma anche sulla necessità per i giovani come lui, di offrire il proprio contributo attraverso l’impegno in politica, magari - aggiungiamo noi -  prendendo anche esempio da quegli uomini, soggetto principe del libro di Calciano.

Tutta una serata, occasione per sottolineare l’importanza di un’opera come quella firmata dal compianto Dino, per far conoscere soprattutto ai più giovani, quelli che sono stati gli uomini della nostra città che, al servizio della comunità, gioendo e soffrendo, attraverso aspettative, soddisfazioni, amarezze e delusioni, si sono spesi per il bene e la crescita del nostro territorio.

Michele Selvaggi