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“Carosello”, parola magica d’un tempo e simbolo di una televisione di tanti anni fa che, intorno alle 20,30 di ogni sera, e per circa un quarto d’ora, raccoglieva intorno allo schermo, tutta la famiglia, ma anche tanti ospiti occasionali che, ancora non possedevano quell’apparecchio col suo valore in pollici che in poco tempo era entrato nelle case di tanti italiani.
La RAI - ricordiamo - ci regalò la sua prima trasmissione TV in bianco e nero, il 3 gennaio 1954 e la sua crescita fu accompagnata anche dal successo che proprio anche grazie a quella trasmissione di pochi minuti, riuscì a darle. Peccato che le nuove generazioni non hanno assaporato il piacere di quel breve, divertente, spazio televisivo serale.
“Carosello”, che fece la sua comparsa il 3 febbraio 1957, fu un programma che piacque subito, divertiva e metteva tutti d’accordo, compreso i bambini che appena dopo andavano a letto, magari a sognare senza la necessità del racconto di una fiaba. Carosello, appunto, era più che una bella fiaba, grazie anche al suo modo di creare anche qualche piacevole illusione che in fondo ci faceva anche capire che, ad esempio, bastava la semplice lavata con un determinato detersivo perché tutti diventassero più puliti.
Anche se è passato tanto tempo, sempre vivi i ricordi degli spassosi spot con le battute di Renato Rascel, Ugo Tognazzi, Raimondo Vianello, Carlo Dapporto, Tino Scotti e tanti altri, o le imprese poliziesche del Tenente Sheridan col suo immancabile trench chiaro, che alla fine invitava tutti a bere il suo “Biancosarti”. E che dire poi di quella bellissima ragazza che candidamente e sottovoce, sussurrava “Chiamami Peroni, sarò la tua birra”, oppure quell’ Ernesto Calindri che invitava a bere il suo Cynar, contro il “logorio della vita moderna” o ancora il duo Enrico Viarisio e Lia Zoppelli che, in tempo di Natale, esaltavano in versi la bontà del Panettone Alemagna, senza dimenticare poi quel “pulcino nero di Calimero” col suo “Ava come lava”.
Anni e anni di messaggi pubblicitari, annunciati con una simpatica musichetta, brillantissimi e divertentissimi che ne facevano di quella trasmissione, tra le più seguite dell’epoca. Il tutto, durò una ventina di anni e chiuse i battenti, il 1 gennaio 1978. Ma quando cessò, purtroppo, solo pochi se ne accorsero o protestarono; evidentemente anche quel piacevole spazio televisivo serale, aveva fatto il suo tempo.
“Carosello” comunque, resterà uno dei pilastri della programmazione commerciale televisiva dell’epoca. Idea brillante, intelligente e oltremodo divertente messa in atto e che, ogni sera, puntuale e per oltre quattro lustri, regalava armonia e contentezza, magari riuscendo anche a far dimenticare più di qualche immancabile preoccupazione. La sua, fu soprattutto una bellissima…. invenzione pubblicitaria, simbolo “speciale” di un’epoca ormai lontana che a volte rimembriamo, magari con un pizzico di nostalgia.
Michele Selvaggi