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Con sentenza n.788/2018 il TAR Basilicata ha annullato la delibera del Consiglio Comunale di Pisticci n.31 del 27/07/2017 relativa all'approvazione del piano finanziario delle tariffe TARI 2017.
Successivamente, a seguito del ricorso in appello presentato dall'Amministrazione, anche il Consiglio di Stato si è pronunciato nella stessa direzione con sentenza n.02189/2020, mettendo di fatto la parola "FINE" ad una vicenda giudiziaria che ha sancito il diritto dei cittadini pisticcesi alla restituzione delle somme versate, ma non dovute nel 2017.
Di conseguenza, accertato il fondamento giuridico della pretesa risarcitoria, i soggetti promotori del ricorso hanno dato il via ad una campagna di distribuzione dei moduli di rimborso, seguiti dall'Amministrazione che ne ha redatti di propri, dichiarati poi compatibili con quelli dei ricorrenti.
Ad un certo punto quindi pareva davvero che l'Amministrazione comunale, accettando il responso dell'Autorità Giudiziaria, avesse deciso di ripagare i propri cittadini in un'ottica di leale collaborazione con quelle forze politiche che si erano già spese in prima persona.
Oggi, invece, dobbiamo constatare che quella di cui sopra era solo una vana illusione.
Il governo cittadino infatti, nonostante i buoni auspici di rito, nulla ha fatto per tutelare i diritti risarcitori del popolo.
Gli avvisi di pagamento della TARI 2020 sono infatti giunti nelle nostre case pesanti come pietre.
Tutti ci aspettavamo, dato l'esito del ricorso, una compensazione economica sull'imposta in questione.
E invece niente. Neanche un euro è stato scomputato dal totale.
Increduli, e anche un pò arrabbiati, noi cittadini ci sentiamo vittima di un sistema che a parole tutela i nostri diritti, ma nei fatti ci impone indebitamente obblighi inappropriati.
Quando un uomo viene condannato dalle Autorità a ripagare i propri debiti è costretto a tenere fede a questa prescrizione finanche vendendosi la casa. Perché quindi l'Amministrazione comunale si comporta come se fosse esente da questo meccanismo?
E' chiaro a tutti che lo scopo di questa Giunta comunale è quello di "tirare a campare" qualche altro mese per fare in modo che la prossima Amministrazione, da eleggersi nella Primavera del 2021, possa farsi carico dei loro debiti.
Subdoli stratagemmi di questo tipo sono il frutto di una classe politica marcia e retrograda.
L'irresponsabilità contabile e politica dei nostri rappresentati, tutti uniti nel motto "sono problemi di chi arriverà dopo", ha portato il nostro Comune ad avere debiti per diversi milioni di euro che adesso pendono sulle nostre teste.
Personalmente pensavo che quest'Amministrazione, dopo tutte le accuse rivolte ai propri predecessori, non si sarebbe macchiata della stessa colpa: scaricare sui posteri i propri errori. Evidentemente però mi sbagliavo.
Carmine Calandriello