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Dopo il servizio trasmesso dal TG regionale sulla situazione dell’Ospedale di Tinchi il Comitato resta più determinato che mai nel richiedere che Tinchi sia davvero un Ospedale Distrettuale e che sia in simbiosi con l’ospedale di Policoro in modo da offrire alla comunità del metapontino e della fascia jonica le risposte all’urgenza e alla cronicità.
Del resto sono anche le richieste che sono venute dall’incontro dei sindaci del materano il 14 Marzo scorso quando è stato firmato il Patto per la Sanità.
Gli stessi sindaci hanno evidenziato in quel documento che gli standard del sistema sanitario regionale sono ben al di sotto della media nazionale, dato che, sempre più spesso, i lucani sono costretti ad emigrare in altre regioni per curarsi.
In particolare i sindaci hanno chiesto che vengano concretizzati a Tinchi:
- Un reparto di lungo degenza riabilitativa post acuzie per patologie internistiche (cardiovascolari, pneumologiche, neurologiche ecc.) e/o ortopediche.
- L’Hospice oncologico con sezione dedicata alla terapia del dolore.
- L’Unità Operativa di Diabetologia ed endocrinologia con associato il day service.
- L’Unità operativa di chirurgia ambulatoriale e di one day surgery con posti letto dedicati alla vulnologia e chirurgia del piede diabetico.
- Gli Ambulatori specialistici già in essere da ridefinire e potenziare (Dermatologia. Nefrologia, Cardiologia e Diagnostica vascolare, Medicina interna).
- Ripristino della diagnostica radiologica, per altro con i macchinari già a disposizione sapendo che il funzionamento del servizio servirebbe a decongestionare e ad alleggerire il lavoro della radiologia di Policoro, con una Tac di ultima generazione e la Risonanza Magnetica.
- Un laboratorio analisi potenziato dai nuovi macchinari ed adeguato alle esigenze della comunità per il quale il Comitato chiede la riapertura al pubblico per i prelievi ogni sabato, come da 42 anni a questa parte. Tutti servizi per cui l’ospedale è già predisposto.
La debacle della sanità nel materano e nel metapontino è figlia del vecchio piano che, determinando la chiusura degli ospedali di Tinchi, Tricarico e Stigliano, ha provocato il disastro della sanità che stiamo vivendo.
Il problema serio è che assurdamente manca il dialogo con le istituzioni e manca paradossalmente tra le istituzioni. Sembra che nessun riscontro ci sia stato da parte della politica e dell’azienda sanitaria al Patto per la sanità approvato all’unanimità dai sindaci del materano. Non ci risulta un riscontro alla lettera del sindaco di Pisticci da parte della politica regionale e da parte della direzione generale dell’ASM.
Il Comitato chiede umilmente, ma insistentemente un incontro con i rappresentanti dell’azienda che organizza i servizi sanitari locali. Soprattutto chiede ufficialmente un incontro con il nuovo assessore regionale alla sanità. E’ inaccettabile rifiutare delle legittime risposte a un comitato di cittadini ed ai sindaci.