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Lunghe attese in una sala piena di malati di cancro pronti a sottoporsi alla seduta di chemioterapia. Ore ed ore nella speranza di sentir chiamare il proprio numero, per poter finalmente prendere posto su una poltrona dove, con la giusta tranquillità, ogni paziente effettuerà la propria seduta di chemio, al termine della quale potrà tornare a casa a riposare.
È quello che ormai accade ogni giorno nel Day Hospital Oncologico dell’IRCCS CROB di Rionero in Vulture. Decine e decine e decine di malati in attesa, a fronte del personale ridotto ai minimi termini, a cui va comunque il plauso dei pazienti, per l’elevata professionalità e il lavoro che viene svolto quotidianamente da ognuno di loro, senza sosta e senza risparmiarsi, in quello che purtroppo sembra ogni giorno assomigliare più ad un girone del Purgatorio che ad un luogo di cura.
Con il compito di dar voce a chi troppo spesso voce non ha, “Agata – Volontari contro il cancro OdV”, la più grossa associazione di volontariato oncologico della Basilicata, lancia il grido di allarme, finalizzato a porre l’attenzione di Regione Basilicata e direzione strategica dell’IRCCS CROB, sulla mancanza di personale nel maggiore Day Hospital Oncologico lucano, dal quale, serve sottolinearlo, dipende la vita di molti lucani.
Per bocca di Laura Pastore – volontaria Agata e paziente oncologica in cura da anni proprio presso il DHO dell’IRCCS CROB – è necessario che la Regione Basilicata si occupi immediatamente del caso, perché quello dei malati di cancro è un problema che richiede soluzioni non procrastinabili.
Dal canto suo, proprio nel tentativo di snellire i tempi di attesa, l’associazione si è fatta già carico, in passato, del dono di due poltrone per chemioterapia ed è pronta a donarne altre, se questo potesse essere utile a risolvere il problema, che invece è costituito da una gravissima e non più accettabile carenza di personale.
Per questo, l’associazione Agata fa appello all’assessore regionale alla salute, Francesco Fanelli, richiedendo un confronto immediato.
I malati di cancro lucani hanno diritto alle cure migliori, con tempi di attesa giusti e con un numero di medici, infermieri e personale congruo al numero di pazienti che purtroppo ogni giorno ha bisogno di cure chemioterapiche per continuare a vivere.
Quello dell’associazione Agata è un grido di dolore e un SOS insieme: potenziare il DHO del Crob di Rionero vuol dire supportare i tanti malati di cancro della nostra terra.