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Lunedì 31 ottobre, a partire dalle ore 9:45, nell’aula Mario Pagano del Tribunale di Potenza, si celebrerà l’attesa udienza del processo cosiddetto “Petrolgate”, che vede coinvolta Eni S.p.a. e il suo ex direttore del Distretto Meridionale, Enrico Trovato, imputato per disastro ambientale. Si tratta di un’accusa di cui l’ex dirigente dovrà rispondere a seguito della fuoriuscita di 400 tonnellate di petrolio dai serbatoi del Centro Olio di Viaggiano, scoperta nel febbraio 2017.
In questa occasione -fa sapere in una nota il Coordinamento No Triv Basilicata-il Collegio presieduto da Rosario Baglioni valuterà anche l’ipotesi di accorpare il cosiddetto “Petrolgate 2” con il “Petrolgate 3”, in cui per gli stessi fatti sono coinvolti altri dirigenti della multinazionale, tra cui Ruggero Gheller, predecessore di Trovato, ed Andrea Palma, responsabile della manutenzione degli impianti. L’accusa, in questo caso, è per entrambi i dirigenti di disastro innominato. Il sospetto è che quanto contestato a Trovato accadesse in realtà già da tempo, ma lo spartiacque è rappresentato dalla definizione del reato di disastro ambientale, contemplato dalla giurisprudenza soltanto a partire dal 2015.
Il prossimo 31 ottobre, quindi, in occasione della prevista udienza del c.d. processo “bis” (o “Petrolgate 2”), il Coordinamento No Triv Basilicata invita “quante/i vogliano testimoniare la necessità di contrastare lo strapotere esercitato dalla multinazionale a 6 zampe in Basilicata, a partecipare al presidio ai cancelli del Tribunale di Potenza a partire dalle ore 9,30”.