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Il sindacato lamenta i continui rinvii del tavolo a causa degli «impegni istituzionali» della Regione e denuncia ritardi sulle bonifiche ambientali e sui progetti infrastrutturali
Riconvocare con urgenza il tavolo permanente per il rilancio e lo sviluppo della Valbasento, rinviato due volte per impegni istituzionali della Regione Basilicata. A chiederlo sono il segretario generale della Cisl Basilicata Vincenzo Cavallo e il segretario generale della Femca Cisl Basilicata Francesco Carella che sollecitano anche la ripresa del confronto sullo stato di attuazione delle misure collegate alla Zes Jonica. «Il fatto che il tavolo permanente sia stato rinviato per ben due volte consecutive a causa di sopraggiunti impegni istituzionali dei rappresentanti della Regione Basilicata – osservano Cavallo e Carella – pone più di qualche interrogativo sulla concreta volontà di fare del dossier Valbasento una priorità dell’azione regionale e l’asse strategico intorno a cui sviluppare un più generale piano di rilancio economico ed occupazionale della regione».
«Nonostante le continue sollecitazioni delle parti economiche e sociali e delle comunità interessate – continuano i due sindacalisti della Cisl – scontiamo ancora ritardi per quanto riguarda il piano delle bonifiche ambientali, essenziali per ripristinare la funzionalità produttiva dei luoghi e soprattutto per garantire la salute e la sicurezza delle popolazioni. Così come si scontano inaccettabili ritardi nei progetti di infrastrutturazione materiale e immateriale dell’area, a partire dalla questione della piattaforma logistica collegata alla Zes, progetti che costituiscono, insieme al dossier delle bonifiche, il necessario presupposto per mettere in campo una credibile azione di scouting industriale in grado di intercettare investitori disposti a scommettere sul territorio, con particolare attenzione alle opportunità legate alla transizione energetica e collegate alla hydrogen valley».
«Purtroppo sembra un film già visto – si rammaricano Cavallo e Carella – poiché la storia della Valbasento è lastricata di buone intenzioni e progetti di rilancio che non hanno avuto sbocchi concreti, suscitando delusioni superiori alle aspettative. Di qui la necessità di riconvocare con la massima urgenza il tavolo permanente che si è dimostrato un efficace strumento di governance interistituzionale, alla quale però deve fare seguito la presa in carico di responsabilità delle singole istituzioni, in primi della Regione Basilicata, senza la quale i progetti di rilancio della Valbasento rischiano di rivelarsi, come ci insegna il passato, l’ennesima occasione perduta».