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I numeri ci sono. Le idee su cui investire anche. E sul tavolo oltre 400mila euro di progetti candidati ai bandi del Pnrr.
Solo una carenza strutturale: la mancanza di un’azienda agricola che andrebbe a potenziare l’offerta formativa dell’Istituto agrario di Pisticci. Ma anche su questo punto, le intenzioni ci sono. L’Istituito d’istruzione superiore «Giustino Fortunato» di Pisticci, sta mettendo in campo tutte le azioni possibili per ampliare l’offerta didattica degli isti- tuti, garantendo agli oltre 600 studenti, un piano di studi in linea con le richieste del mercato. Sotto la lente, negli ultimi tempi, l’Istituto tecnico agrario. Una scuola che, secondo l’ex direttore amministrativo Pietro Raucci, «andrebbe valorizzata, investendo in progetti di alternanza scuola-lavoro, e nell’apertura di un’azienda agricola, che permetterebbe agli studenti di applicare di ciò che viene loro insegnato tra i banchi di scuola». In questa direzione Raucci si è già attivato, con la richiesta al Comune di Pisticci, della cessione alla Provincia, (da cui le scuole superiori dipendono) di terreni limitrofi su cui poter installare anche una serra sperimentale. Richiesta che ha trovato il parere favorevole del presidente della Provincia, Pietro Marrese, ma anche del sindaco Domenico Albano che, insieme all’assessora all’Istruzione Alessandra Ruvo, hanno ribadito che «tutte le scuole sono una priorità e che da parte dell’Amministrazione comunale c’è tutta la volontà di procedere». Non sarà nell’immediato. Ci sarà da aspettare «per i tempi tecnici che richiede la variante al piano urbanistico e che permetterà di modificare la destinazione d’uso dell’area interessata».
Nel frattempo la dirigente scolastica Anna Di Trani ha candidato ai bandi del Pnrr, progetti del valore di oltre 400mila euro. Un investimento che riguarderà tutti gli istituti, dal classico al tecnologico, fino all’agrario, perché, come lei stessa afferma, «da parte nostra c’è la volontà di lavorare per migliorare sempre di più l’offerta didattica dell’intero Istituto comprensivo, agrario compreso». Per quest’ultima scuola si sta investendo nel potenziamento dei laboratori linguistici e di chimica che verranno dotati di strumentazioni di ultima generazione. Gli studenti inoltre saranno inseriti in un progetto sull’agricoltura
biologica realizzato in collaborazione con il centro di ricerca Metapontum Agrobios e in un percorso formativo sulle dimore storiche che si terrà nel Castello di San Basilio, per diventare tecnici del settore.
Candidato, infine, anche un progetto sull’agroalimentare che oltre all’indirizzo agrario, coinvolgerà quello alberghiero e il tecnologico».
fonte Carmela Cosentino – La Gazzetta del Mezzogiorno