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Segue un comunicato a firma Associazione Agata – Volontari contro il cancro OdV ETS
“Conciliare i tempi di vita, lavoro e famiglia, con quelli della salute e del percorso di cura mentre si affronta una malattia importante quale cancro.
Nella giornata internazionale dedicata ai diritti della donna, l’associazione “Agata – Volontari contro il cancro” pone l’attenzione sulle donne malate oncologiche e sul loro diritto ad essere supportate durante la malattia.
Per ogni donna, affrontare la malattia deve voler dire mettere al centro se stessa e il proprio diritto alla vita. Troppo spesso, però, questo diritto si scontra con le gravi difficoltà nella conciliazione dei tempi di cura con quelli di vita e lavoro. Chi si prende cura di una mamma che a causa del cancro è diventata diversabile e che non può più svolgere le normali e quotidiane attività legate al ruolo familiare? Cosa attende una malata oncologica quando le viene revocato l’assegno ordinario di invalidità o la pensione di inabilità, mentre continua a sostenere le spese onerose che si legano alla malattia? Per non parlare di quelle donne libere professioniste per le quali non sono previsti giorni di malattia retribuiti.
Oltre un fiore e un augurio, per Agata l’8 Marzo deve voler dire riportare al centro del confronto i diritti di ogni donna ed in particolare della donna malata oncologica, da quello al lavoro da tutelare durante una malattia grave, come quello al supporto nel ruolo di madre, insieme al sostegno economico per le tante difficoltà che il cancro porta con sé anche nel periodo successivo alle terapie più dolorose, le quali spesso rappresentano solo l’inizio del percorso contro la malattia e non già – purtroppo – la fine.
Agata nasce nel gennaio 2017 da un gruppo di donne che avevano avuto esperienza diretta con il cancro e prende il nome proprio da una donna, Sant’Agata. Sin dalla sua costituzione, l’associazione si struttura soprattutto grazie all’impegno di donne volontarie (in molti casi anch’esse malate oncologiche) che scelgono di mettersi al servizio dei nuovi malati di cancro. Donne che sacrificano famiglie, lavoro e vita privata, per mettere in campo iniziative a supporto dei più fragili, spesso sostituendosi alle Istituzioni.
A sei anni dalla sua costituzione, questa mattina l’associazione Agata è stata ricevuta dal Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, al quale la presidente dell’associazione, Rosa Gentile, insieme alla vice presidente, Mirna Bruna Mastronardi, hanno rappresentato la necessità di rafforzare l’impegno delle Istituzioni a favore di tutti i malati oncologici lucani, con una particolare attenzione alle donne.
Tra i temi affrontati: liste di attesa incompatibili con la necessità di fare prevenzione e di giungere a diagnosi precoci, esenzione dal ticket per le persone con mutazione genetica, rafforzamento della Rete Oncologica di Basilicata con l’adozione di PDTA specifici e la presa in carico globale del paziente anche prevedendo la figura del case-manager, potenziamento dei servizi per i malati di cancro al fine di garantirne l’accesso alle migliori cure, potenziamento del personale assegnato ai Day Hospital Oncologici, sostegno alle mamme malate oncologiche e alle lavoratrici che affrontino il percorso di cura”.