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E' stato definito "sconfortante", dal prefetto di Potenza, Michele Campanaro, il dato comunicatogli dal direttore dell'Inps Basilicata, relativo all'adesione al "protocollo d'intesa per la prevenzione e il contrasto al caporalato in agricoltura", sottoscritto ad ottobre 2021: "Soltanto 79 aziende agricole hanno aderito e in provincia di Potenza appena 15", ha fatto sapere Campanaro.
"Siamo ben lontani dall'obiettivo di realizzare e consolidare una rete", ha aggiunto a margine del tavolo permanente per il monitoraggio del fenomeno dello sfruttamento lavorativo in agricoltura e del caporalato, che si è tenuto stamani, a Potenza.
"Una premialità per le aziende che hanno aderito sarà senz'altro considerarle posposte nelle attività ispettive della task force", ha spiegato.
L'occasione per fare un punto della situazione ha evidenziato "l'esigenza di conoscere dalla Regione Basilicata lo stato di avanzamento degli interventi, ipotizzati già un anno fa con Ater, da porre in essere su due finanziamenti del Pon-legalità per le aree di Lavello e Venosa, in provincia di Potenza, e che ammontano a circa sette milioni di euro".
"E' difficile pensare che queste due soluzioni siano messe a regime già per la campagna agricola del 2023 - ha insistito il prefetto - per cui il nostro compito è programmare gli interventi di accoglienza dei lavoratori stagionali, mettendo in campo un sistema rispettoso delle condizioni minime, attraverso soluzioni alternative".
Una di queste è "il centro di Palazzo San Gervasio, per il quale mi auguro - ha concluso - un'apertura anticipata entro il mese di giugno, rispetto a quella dello scorso anno che arrivò a fine agosto.
fonte ANSA