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Riceviamo e pubblichiamo una nota ricevuta in redazione di Carmine Radesca inerente la vendita dell’ex club Med di Pisticci. Dell’argomento si era occupata anche la nostra redazione qualche anno fa, in seguito al servizio del programma televisivo di Mario Giordano “Fuori dal Coro” andato in onda nel 2021 su Rete4.
Di seguito la nota:
“A 13 anni dalla sua chiusura, la vertenza del primo villaggio turistico della costa Jonica è tutt’ altro che risolta.
È di pochi giorni fa la notizia della messa in vendita, della struttura e dei terreni adiacenti, da parte di Italia Turismo S.P.A. con la pubblicazione di un avviso per la presentazione di manifestazioni di interesse.
Sembra una novità, ma non è la prima volta che se ne tenta la dismissione in questi 13 anni, e tutte le volte la vendita non si è concretizzata.
Dopo anni di proteste e manifestazioni, nel 2017, la società proprietaria ITALIA TURISMO S.p.a., controllata da INVITALIA S.P.A. (società partecipata dal Ministero dell’Economia), aveva presentato un progetto di recupero del complesso per un importo di 22,3 mln/€ a valere su un fondo di rotazione istituito ad hoc è approvato dalla controllante, come riportato nei bilanci societari.
Il progetto prevedeva la realizzazione di nuove reti infrastrutturali, l’ammodernamento della piscina, la realizzazione di un nuovo solarium, di una nuova SPA, il rifacimento della hall e delle 509 camere con una dotazione finale di 1422 posti letto.
La conferenza di servizi, indetta dal Comune di Pisticci, in data 15/01/2019 concludeva positivamente l’iter autorizzativo concedendo alla società il permesso a costruire.
Un progetto di rilancio ambizioso che faceva tirare un sospiro di sollievo alla classe politica locale e regionale.
Dopo anni di trattative quindi si annunciava la soluzione ad un problema che si trascinava oramai da quasi dieci anni.
Ma già a Gennaio 2018, mentre si prendevano accordi con gli enti locali, la società proprietaria trattava su altri tavoli per la vendita del villaggio al Gruppo Human Company.
Contestualmente all’ apertura della trattativa di vendita venivano di fatto bloccati i finanziamenti già approvati, come riportato nei bilanci 2019, 2020 e 2021 della società ITALIA TURISMO S.p.A.
La trattativa di vendita, a causa dell’intervenuta pandemia e conseguente crisi del settore, non si è finalizzata.
È da almeno 4 esercizi di bilancio che Invitalia S.p.a. definisce la sua controllata ITALIA TURISMO S.p.a. ‘non strategica’ inserendola in un piano di dismissione.
Nella homepage dell’Agenzia INVITALIA S.p.a. la ‘mission’ è quella di dare impulso alla crescita economica del Paese, puntando sui settori strategici per lo sviluppo e l'occupazione, l’Agenzia è impegnata nel rilancio delle aree di crisi e opera soprattutto nel Mezzogiorno.
Definire la controllata Italia Turismo Spa, che si occupa di rilanciare strutture turistiche in crisi, ‘non strategica per gli asset aziendali’, significa tradire quella mission per cui la società è stata costituita dal MEF.
Si ricordi, come riportato dai dati ISTAT, che il Turismo e il suo indotto rappresentano circa il 13% del PIL Nazionale e questo dato è in continua crescita.
Negli ultimi anni si sono ridistribuiti i flussi dei turisti nazionali e internazionali, anche a causa della pandemia, facendo registrare aumenti a due cifre per le imprese turistiche nazionali.
Alle nostre latitudini, il cambiamento climatico sta allungando la stagione estiva di fatto rendendo appetibili le nostre coste, soprattutto per i turisti stranieri, da inizio Maggio a tutto Settembre.
Tutto ciò considerato risulta quantomeno miope, in questo momento storico, una visione che definisce ‘asset non strategici’ delle strutture turistiche da recuperare e rendere pienamente operative.
La notizia della vendita certifica ancora una volta che INVITALIA S.p.a. ha disatteso gli impegni presi con il nostro territorio.
I finanziamenti ‘pubblici’ approvati dal CDA di INVITALIA S.p.a. nel 2017 nel frattempo hanno preso altre strade verso altri territori?
Ricordiamo che il recupero della struttura è stato oggetto di trattative serrate tra enti pubblici e proprietà, con un preciso impegno nei confronti di un intero territorio ed ex-lavoratori che per anni sono rimasti aggrappati ad una soluzione della vertenza.
Negli atti pubblici (relazioni di bilancio 2019-2020-2021) era evidente che la società proprietaria non avrebbe realizzato quanto promesso, forse bisognava fare più attenzione.
Il mancato rispetto degli impegni, specie se presi da Società pubbliche e controllate direttamente da un Ministero, non può e non deve passare inosservato.
Va seguita con attenzione questa nuova fase e al 01 Agosto p.v. chiedere immediatamente conto degli esiti di questa nuova procedura di vendita.
Se anche questa volta non si arriverà ad una conclusione positiva della vertenza bisognerà portare l’Agenzia nuovamente al tavolo, questa volta monitorando ogni passo successivo e chiedere il rispetto degli impegni presi in precedenza.
La massima Assise Comunale oggi ha tra i suoi componenti gli ultimi tre rappresentanti di questo Comune, che a più riprese si sono occupati della vicenda. Quale occasione migliore di unire le forze e porre in atto azioni a tutti i livelli, regionali e nazionali e tentare di giungere finalmente ad una conclusione positiva”.
foto presa dal programma "fuori dal coro" andato in onda su rete4 nel 2012