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Il Comune di Bernalda ha inaugurato giorno 29 agosto 2023 sul lungomare di Metaponto Il sogno del capitano, il primo lido inclusivo, accessibile e sostenibile della Basilicata pensato per offrire un’opportunità alle tante persone con bisogni speciali e garantire loro accessibilità al mare e inclusione.
Nato all’interno del progetto “Open Basilicata - Il Turismo per tutti” con l’obiettivo di promuovere in Basilicata un turismo inclusivo, è il frutto della collaborazione tra il Comune di Bernalda, il Consorzio La Città Essenziale e i partner dell’ATS – Cooperativa Oltre L’Arte, Cooperativa Prato Verde, Anfass Policoro, 2HE , TiEmmeA APS, Ente Nazionale Sordi.
Il lido Il sogno del capitano è stato ideato da Gaetano Fuso (detto il Capitano), poliziotto in servizio a Matera malato di SLA e scomparso nel 2020.
Con una struttura interamente ecosostenibile è il primo stabilimento balneare lucano con servizi totalmente accessibili a tutte le persone con qualunque tipo di disabilità. L’amministrazione comunale di Bernalda ha da subito abbracciato l’idea del lido facendosi di fatto promotrice di una realtà di accoglienza, sensibilità e solidarietà e dedicandosi allo sviluppo di una “hospitality for everyone” nella propria città.
Nel cammino verso una partecipazione pienamente integrata all’attività sociale di tutti i cittadini, è necessario che anche l’offerta turistica sia adeguata ai bisogni specifici delle persone con disabilità. Rendere i servizi turistici più accessibili è una responsabilità sociale, ma è anche un valido modo per promuovere la competitività del turismo italiano in Europa. In base alle ultime stime dell'ONU nel mondo vivono circa 650 milioni di persone con disabilità e, se si contano anche i loro familiari, emerge che circa 2 miliardi di persone, ovvero quasi un terzo della popolazione mondiale, hanno a che fare quotidianamente con problemi legati alla disabilità. Inoltre, anche molte persone senza disabilità, come per esempio persone anziane o chi si serve di ausili per la deambulazione, hanno esigenze particolari di accesso ai luoghi pubblici che possono diventare serie limitazioni quando si è in vacanza.
Per il vicepresidente della Regione Basilicata e assessore alla Salute e Politiche della Persona, Francesco Fanelli, si tratta di un momento storico che segna il raggiungimento di un primo, importante obiettivo per il welfare lucano.
«La realizzazione del primo lido inclusivo nel metapontino è un segnale chiaro e tangibile che in Basilicata qualcosa sta cambiando e deve continuare ad evolversi la cultura dell’inclusione, della fruibilità dei servizi per tutti e su tutto il territorio lucano. ‘Open Basilicata - il Turismo per tutti’ è un progetto che abbiamo sostenuto sin dalla sua presentazione, per la bontà degli intenti e dei valori in sé racchiusi e che oggi, con grande gioia, vediamo prendere forma davanti ai nostri occhi, pronto ad ospitare chiunque voglia godersi la bellezza del nostro mare. È fondamentale che la Basilicata cresca sul tema dell’inclusività e progredisca nell’offrire un sistema integrato e coordinato di servizi turistici, accessibili, che valorizzino il territorio lucano e che siano motivo di orgoglio per tutti noi. Questo input al turismo inclusivo non solo permetterà il rilancio delle splendide coste metapontine e la creazione di nuove opportunità lavorative ma vuole essere l’inizio di un percorso più ampio per il sostegno alla realizzazione di percorsi di vita e lavorativi che promuovano il senso di autosufficienza e favoriscano lo sviluppo di relazioni affettive. Per la prima volta in Basilicata, abbiamo realizzato un servizio inclusivo unico nel suo genere per avanguardia e senso civico. Si conferma la volontà di questa amministrazione di continuare a favorire pratiche virtuose a 360° che si muovono nel totale azzeramento di barriere architettoniche, culturali e sociali in favore di tutta la comunità.»
«Il nastro più bello da tagliare, un’opera difficile da tutti i punti di vista che finalmente è realtà - afferma Domenico Tataranno, Sindaco di Bernalda - Penso a Gaetano che non c’è più, penso alla sua frase sull’ incompatibilità dei tempi della politica con i bisogni delle persone diversamente abili, penso anche che ci sia voluto tanto tempo e che l’estate è quasi finita, penso a quanta fatica c’è dietro. Penso, però, soprattutto ai nostri ragazzi speciali che dal 29 agosto potranno godere della meraviglia del mare come tutti gli altri, penso che da oggi potranno veder garantito un loro sacrosanto diritto che per troppo tempo è stato negato. »
«Che dire Sei anni sono tanti, troppi, i tempi della politica spesso non sono compatibili con i bisogni dei cittadini - dichiara Giusy Cirigliano, già assessora al comune Jonico e ora consigliera con delega al Borgo di Metaponto - Ho sentito da subito la responsabilità di questo progetto e ci ho lavorato incessantemente, senza mai perdere le speranze, nonostante la burocrazia! È un progetto unico per la nostra regione e oserei dire anche unico a livello nazionale per il modello di gestione. Lasciatemelo dire la gioia più grande per me è quella di riuscire a vedere realizzato questo progetto per il valore sociale e per la felicità che porterà a tutte le persone meno fortunate di noi. Questo traguardo lo dedico a Gaetano per il mondo che ci ha fatto scoprire quel 17 settembre del 2017.»
«Siamo molto soddisfatti di essere tra i promotori del primo lido inclusivo in Basilicata. “Il sogno del capitano” rappresenta anche la realizzazione di un nostro sogno e si colloca infatti nel solco dei diversi progetti che come rete consortile stiamo portando avanti in materia di turismo accessibile – dichiara il Presidente de La Città Essenziale, Giuseppe Bruno – La Città Essenziale ha nella sua base sociale diverse realtà impegnate con le persone con disabilità e siamo da sempre in prima linea nella progettazione di iniziative e servizi volti a intercettare le esigenze di queste persone. Ci stiamo impegnando per rendere il nostro territorio accessibile a 360 gradi, sia per la comunità locale che per i visitatori in arrivo, mettendo a sistema una molteplicità di servizi e convenzioni atti a ridurre le barriere architettoniche, facilitare gli spostamenti e rendere il territorio realmente inclusivo. Stiamo lavorando su alcuni luoghi che speriamo possano generativi di un buon cambiamento culturale verso un’accessibilità turistica a disposizione di tutti» conclude Bruno.