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Quella del 3 Dicembre 2020 è una di quelle date che per molte persone potrebbe significare ben poco. Per noi di Mama, Art Factory/Dolfin e Lettere Cubitali Aps è la data di inizio di un lungo viaggio, che arriva sino ad oggi: con la Determina n.258 del 31/08/2023 il Comune di Pisticci affida alle associazioni sopracitate il servizio della “Biblioteca di Comunità” dopo di che le stesse erano risultate vincitrici dell’avviso pubblico “La Piazza del Sapere” approvato con Determina n.76 del 10/03/2023.
Il progetto nasce nel 2020 (all’epoca Amministrazione Verri) con la volontà di ridare nuova vita agli spazi riqualificati dell’ex Agrario in Piazza Elettra a Marconia, oggi sede della Pro Loco Marconia ed Istituto Trabaci. La prima fase progettuale vede la proposta candidata al Cepell (Centro per il Libro e la Letteratura) in partnership con il Comune di Pisticci. La proposta risulta vincitrice non finanziata, e, da quel momento in poi, registriamo la volontà da parte dell’Ente di proseguire nel progetto, che si traduce nella messa in opera dei lavori di ristrutturazione dei locali destinati e nell’acquisto di un cospicuo numero di libri da destinare alle Biblioteche, utilizzabili all’interno della Biblioteca di Comunità, anche grazie all’impegno dell’ex consigliere Antonella Lauria.
Intanto l’Amministrazione cambia, e purtroppo, tra lungaggini burocratiche preesistenti e criticità di natura tecnica emerse sulla sede prevista per il progetto, ci troviamo a Settembre 2023 a dover sottoscrivere una partnership di affidamento senza alcuna certezza sull’effettiva sede destinata alla realizzazione di un’operazione culturale estremamente necessaria per Marconia e per il territorio tutto. Un hub di collaborazione e coprogettazione tra tre realtà culturali e sociali attive, presenti tutto l’anno nel territorio, promotrici di coesione territoriale e di progettualità pensate per le comunità ospitanti.
Abbiamo per questo chiesto all’Assessore De Sensi e all’Amministrazione un ultimo sforzo in termini temporali per l’individuazione e l’assegnazione di una sede consona alla nostra proposta, che tenga conto delle necessità strutturali e di inclusione per le quali il progetto è stato pensato.
Dopo un viaggio di tre anni fatto di infinite riunioni, burocrazia, impegni presi e progettualità condivisa, ci auguriamo di poter realizzare questo nostro piccolo sogno per la comunità, al più presto possibile (magari prima della fine del 2023).