Questa appendice vuole soltanto chiarire alcune cose, che probabilmente qualcuno ignora o fa finta di non comprendere.

Innanzitutto chiariamo che tutti sono chiamati a partecipare alla festa, ma è solo l’Associazione Feste Patronali ad organizzarla. É ovvio che idee nuove, iniziative e suggerimenti che possono concorrere a migliorarla sono sempre ben accetti; diversa è la pretesa di essere direttamente coinvolti nei “processi decisionali ed organizzativi”.

Incomprensibile ci sembra la lettera inviata dall’Associazione Cavalieri Nostra Signora del Casale, non all’Associazione Feste Patronali, ma a Sua Eccellenza mons. Salvatore Ligorio e a don Michele Leone (che al momento non ricoprono alcun incarico connesso alle feste), a Sua Eccellenza mons. Giuseppe Caiazzo, ai singoli parroci, al Sindaco e al Commissario. Un comunicato insensato e ingannevole, irrispettoso ed offensivo nei confronti dei sacerdoti (Presidente e Vicepresidenti dell’Associazione) e in particolare nei confronti di don Rocco Rosano, in cui – evidentemente – si è trovato un facile bersaglio, dato che non può difendersi; un comunicato ancora più incomprensibile perché stilato pochi giorni dopo una riunione fra l’Associazione Feste e i cavalieri di entrambe le associazioni (erano presenti ben 5 rappresentanti dell’Associazione dei Cavalieri di Nostra Signora del Casale e soltanto 3 rappresentati dei Cavalieri di San Rocco) durante la quale veniva concordata la ripartizione dei cavalli nel numero imposto dalle autorità di Pubblica Sicurezza – e non stabilito da noi – in parti uguali alle due associazioni - come già avvenuto lo scorso anno e non tenendo conto, tra l’altro, dell’effettivo numero dei cavalli di cui ognuna disponeva -, senza la possibilità di travaso di posti da una all’altra, salvo intesa fra di esse. Nella medesima riunione, inoltre, veniva concordato anche il metodo del sorteggio per stabilire il posto da assegnare ai cavalli nelle sfilate.

Evidentemente nei giorni successivi è successo qualcosa di imperscrutabile, per cui ciò che si era pacificamente concordato e non imposto, veniva totalmente invalidato durante una “call conference” del direttivo dei Cavalieri di Nostra Signora del Casale. Nonostante la comunicazione della mancata partecipazione di questi ultimi, che avrebbe di fatto reso nulla l’intesa raggiunta durante la riunione citata, eliminando il limite dei 7 cavalli per associazione e rendendo superfluo il sorteggio, abbiamo comunque ottemperato a quanto concordato, limitando a 7 i cavalli partecipanti dell’Associazione "superstite" (a cui si è aggiunto il cavallo della Polizia Locale), e procedendo comunque al sorteggio, anche se questo ha impoverito la sfilata. Tale metodologia è stata poi apprezzata anche dal nostro Arcivescovo.

Incomprensibile, ancora di più, è l’intervista rilasciata a Radio Laser dal sig. Giuseppe Quinto e dalla sig.ra Paola Santoro Burzo (Presidente dell’Associazione Cavalieri di Nostra Signora del Casale) in cui, riprendendo il testo del comunicato, si sono fatte anche affermazioni grossolanamente e vergognosamente false, al limite della querela per diffamazione a mezzo stampa. Ci dispiace e ci meraviglia che nell’intervista sia stato dato facilmente spazio a dichiarazioni prive di alcun fondamento.

Chiarito questo punto, ricordiamo anche che fu emanato, in data 11 Luglio 2023, un avviso pubblico - reso noto attraverso la pagina Facebook dell’Associazione e ripreso da "pisticci.com" (link in commento) - che evidentemente non è stato letto o non è stato compreso, per l’individuazione del conducente/responsabile del traino del Carro Trionfale di San Rocco: si tratta di un’apertura che non ha precedenti nella storia delle Feste Patronali.

L’avviso è stato del tutto ignorato e non vi è stata nessuna candidatura. Di conseguenza questa Associazione si è vista obbligata ad individuare autonomamente la persona che avrebbe dovuto assumere il ruolo di conduttore/responsabile del carro, con tutti gli oneri che ne conseguivano e ha contattato chi, a suo giudizio, offriva al riguardo maggiori garanzie, cioè il sig. Gianluca Giannone che, con spirito di sacrificio e in onore del Santo Patrono, si dichiarava disposto ad assumere il gravoso compito, facendosi carico anche delle spese occorrenti per gli animali da tiro (6 muli). Quindi non squallido esibizionismo, come è stato da qualcuno - in evidente malafede - ipotizzato, ma conferma semmai di totale disponibilità a servizio delle feste patronali, come ampiamente dimostrato in tantissimi anni. Chi parla di “gestione familiare”, perché non si è fatto avanti ed ha presentato a tempo debito la sua candidatura?  Perché, in tutti questi anni, non ha mai dato segnali di disponibilità o fatto gesti concreti in tal senso?

La festa patronale è di estrema complessità, richiede la collaborazione e la sincera disponibilità di tutti per conseguire risultati accettabili. C’è chi tale collaborazione e disponibilità la offre a piene mani e generosamente; c’è chi, invece, si limita solo ad insultare e a seminare zizzania.

Una piccola nota per quanto riguarda l’asta del Carro Trionfale: nessuna pregiudiziale vi è stata mai da parte nostra per la partecipazione dei giovani all’asta per “prendere” il Carro; anzi abbiamo accolto la novità con piacere, sacerdoti e laici, giovani e anziani. Ma ricordiamo che si tratta di una “gara” e chi offre di più non merita insulti e/o offese.

Perciò riconosciamo a chi li merita il nostro ringraziamento e il nostro apprezzamento e riserviamo a chi si limita a sobillare gli animi e ad insultare chi opera per la buona riuscita della festa ciò che merita: solo totale indifferenza e noncuranza.

Per il futuro, ci auguriamo vivamente che vi siano sempre persone animate da buona volontà e disinteressato amore per il nostro Santo Patrono