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Il portavoce del Psi lucano Raffaele Tantone, comunica la nuova organizzazione della segreteria anche in vista delle prossime elezioni che si terranno in primavera in Basilicata sia per il rinnovo del Consiglio Regionale sia per l’elezione del Presidente della Giunta.
Eletto Presidente regionale del Partito, Antonio Pisani.
Su proposta del Segretario Regionale Livio Valvano (nella direzione che si è svolta a Sasso di Castalda venerdì scorso), è stata ufficializzata la segreteria nelle persone di:
Rosario Sarubbi-Vicesegretario regionale,
Mimmo Latorraca-Vicesegretario regionale,
Rosalba Valanzano-Vicesegretario regionale,
Antonio Giansanti Segretario organizzativo,
Raffaele Tantone Portavoce regionale,
Gianluca Palazzo Responsabile diritto alla salute,
Mariella Scarangella Responsabile Sport,
Antonio Bochicchio Responsabile Lavoro,
Paolo Carbone Responsabile Agricoltura,
Nicola Errico Responsabile Scuola,
Rocchino Nardo Responsabile Enti Locali,
Angela Scelzo Responsabile Comunicazione,
Rocco Pergola Segretario Provinciale Potenza,
Mariano Benedetto Segretario Provinciale Matera.
Questa la nota del Psi:
“Alla nuova segreteria i socialisti affidano il compito di contribuire a costruire una proposta alternativa all’attuale Governo Regionale giudicato fallimentare.
Non si ricordano realizzazioni positive del Governo Bardi, che resteranno impresse nella nostra memoria, se non quelle determinate da due catastrofi: la pandemia e la guerra in Ucraina con le conseguenti crisi energetiche e socio-economiche.
Solo le catastrofi hanno scritto l’agenda del governo regionale, progressivamente indebolito anche per la trascuratezza delle scelte sui dirigenti regionali, trapiantati da altre Regioni.
L’unico ricordo sarà il bonus gas, mai previsto prima dal Governo Bardi e assente nel piano strategico Regionale approvato a gennaio 2022, cioè un mese prima dallo scoppio della guerra in Ucraina, proposto dalle compagnie petrolifere (non da Bardi, che si è limitato a dire si) che giustamente fanno il loro lavoro teso anche alla conquista del consenso dell’opinione pubblica lucana.
Ma non è tutto.
C’è anche un altro triste ricordo di questo Governo, un altro record: la spesa in comunicazione e il lungo elenco di acquisti di servizi dagli editori dei principali giornali regionali e non solo regionali.
Per il resto un elenco partite perse, a partire dall’atteggiamento supino nei confronti delle Istituzioni nazionali su temi delicati come quello della riforma sull’autonomia differenziata, argomento sul quale Bardi ha driblato l’intero Consiglio Regionale, facendo un clamoroso inchino al Ministro Leghista Calderoli, che ha fatto perdere dignità alla nostra Basilicata.
E poi la gestione della pandemia?
La crisi della gestione delle aree industriali lasciate per anni senza servizi?
L’assenza di una politica industriale, sollecitata anche dalle associazioni datoriali?
La crisi finanziaria di Acquedotto Lucano e l’aumento delle tariffe dell’acqua, senza alcuna soluzione?
L’incapacità di dare risposte alla platea degli RMI-TIS, ancora oggi dopo 5 anni senza l’ombra di una soluzione?
L’assenza dalle politiche educative del sistema scolastico regionale?
La crisi del sistema sanitario, con le liste di attesa sempre più intollerabili e il record della spesa per emigrazione sanitaria? E lo stop del piano paesaggistico regionale?
E’ una sintesi ragionata che nel suo insieme descrive un quadro raccapricciante dei risultati raggiunti dal Governo Regionale oramai al tramonto.
Per questo i socialisti intendono lavorare con le forze rappresentative della società lucana, con l’obiettivo di costruire un’alternativa, con obiettivi chiari e con un programma di azioni condiviso.
Per farlo la direzione socialista indica gli Stati Generali della Basilicata.
Va evitato il rischio dello “psico-dramma” della scelta del candidato Presidente, che per i socialisti rappresenta l’ultimo tassello di un mosaico che va composto partendo da un patto per la Basilicata.
Va ricercata la legittimazione democratica della proposta politica alternativa incontrando i Lucani, non altri, con i corpi intermedi rappresentativi della società regionale, con le associazioni, il civismo, ma pur sempre avendo cura di collocare le radici nelle forze politiche, cioè nel loro alveo naturale, indispensabile per stabilire proficue relazioni interistituzionali con i livelli nazionali ed europei.
Spetta ai partiti muovere, non subire e, in questa determinata situazione il ricorso alle primarie per la selezione del candidato Presidente potrebbe rappresentare lo strumento più opportuno per parlare con i Lucani, per confrontare programmi e prospettive e per costruire una nuova fase per la Basilicata”.