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Il 4 novembre di ogni anno, una data importante, ma anche una ricorrenza significativa, con la celebrazione della festa delle Forze Armate, dei Caduti di Guerra e della Unità Nazionale.
Anche quest’anno la nostra città ha solennemente ricordato questa particolare giornata, attraverso una manifestazione organizzata dall’Amministrazione Comunale e dal Centro Sociale “Gaetano Michetti”.
In mattinata, una santa messa celebrata nella chiesa di Sant’Antonio dal Parroco don Mattia Albano che nella omelia ha ringraziato il primo Cittadino Domenico Albano, il Dr. Dino Jula Presidente del Centro Sociale, forze dell’ordine, autorità, le scuole del territorio, il Dirigente Scolastico dell’Istituto Padre Pio e Giustino Fortunato, la professoressa Maria Grazia Di Bello-Carone, i docenti e tutti i cittadini presenti. Il parroco, tra l’altro, ha ricordato i caduti delle due guerre mondiali e in particolare i soldati della nostra città, caduti sul campo di battaglia per difendere la patria, auspicando di non assistere mai più a conflitti come quelli vissuto attraverso le due guerre mondiali. Durante la Messa, sono state lette la Preghiera dei Caduti (Professoressa Angela Marchitelli) e quella dei Reduci Combattenti (Dr. Andrea Vezzi).
Dopo la messa, un corteo partito da P.zza Umberto, ha attraversato parte di Corso Margherita, Via Pagano, diretto al Monumento ai Caduti nella piazza omonima. Con il Sindaco Albano, presenti il suo vice Rossana Florio, gli Assessori Alessandra Ruvo, Antonio De Sensi, Rocco Negro, il Consigliere Comunale Prof. Mimmo Giannone (delegato del sindaco), rappresentanti del Centro Sociale col Presidente Dino Jula, il suo vicepresidente Cav Giuseppe Quinto, il Presidente della Sezione Combattenti e Reduci Vito Masiello, l’ex Presidente del Centro Anziani Dino Leone. Presenti inoltre, il Maresciallo Capo dei Carabinieri, Giuseppe Laselva in rappresentanza del Capitano Antonio Belardo, il Tenente Domenica Volpe, coordinatrice del Comando di Polizia Locale e una folta rappresentanza delle Scuole del Territorio con la presenza del Dirigente Scolastico Dottoressa Grazia Maria Di Bello -Carone, oltre a rappresentanti di altri enti e associazioni. Dopo la deposizione di una corona di alloro al monumento dei caduti, il saluto dell’Assessore Ruvo che, tra l’altro, ha ricordato la cerimonia romana di questa mattina, con la visita e omaggio al Milite Ignoto del Presidente Mattarella. “Rendiamo onore a chi ha sacrificato la vita per la Patria”, concludendo con un pensiero alle popolazioni della Toscana alle prese con una terribile alluvione con distruzioni e morti. Un intervento appassionato, quello del Presidente del Centro Sociale Jula. “Siamo sotto il simbolo che ci ricorda i caduti della Grande Guerra e quelli di tutte le guerre che segnarono la vita e il sacrificio dei nostri antenati - ha spiegato - Questo simbolo poggia su una base quadrata di 220 cm per lato, sormontato dalla figura di un soldato confortato dall’allegoria della vittoria, nelle vesti di un angelo alato. Opera realizzata dal maestro Francesco Corrente nel 1926. Jula ha ricordato altresì che i caduti di Pisticci furono 117, sottolineando che dietro a questi nomi vi è una storia vera, l’angoscia di una mamma, il pianto di una moglie, il dramma di un bambino”. Il Presidente Jula inoltre, ha stigmatizzato gli orrori delle altre guerre che, purtroppo sono a noi vicine, come quelle che toccano l’Ukraina e il Medio Oriente. “Oggi - ha concluso - ci viene fatto l’invito pressante di portare con noi non un momento di gioia, ma un momento di riflessione, perché siamo convinti che la guerra è un obbrobrio e questi morti, i nostri antenati morti per noi, non saranno morti invano”. Da parte sua, l’Assessore De Sensi ha sottolineato la importanza di questa celebrazione rendendo omaggio ai tanti soldati caduti per difendere il sacro suolo della patria, con l’auspicio di non assistere mai più a conflitti come le due guerre mondiali che hanno fatto strage di civili e militari. Infine l’intervento del sindaco Albano, abbastanza commosso, che ha ricordato la ricorrenza del 4 novembre, come una data importante per la nostra nazione, auspicando altresì che mai più si possano registrare distruzioni, morti e lacrime a causa di conflitti mondiali. “Errori e orrori del passato - ha concluso- che devono far riflettere e comunque rimanendo speranzosi, che per l’avvenire non si ripetano, anche se sono comunque in corso altri conflitti non lontani da noi e che destano preoccupazione, come quello russo ukraino e l’altro del medio oriente.
Notevole il contributo delle scuole del territorio che, attraverso poesie, aneddoti e canti hanno onorato l’evento. Un pensiero ai caduti da parte note dell’Inno di Mameli intonato dagli studenti guidati dalla Professoressa Zuzana Simakova, si è conclusa la lunga e importante e applaudita cerimonia.
Michele Selvaggi