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La vicenda della concessione regionale relativa alla coltivazione e produzione della cozza nera e dei molluschi con concessione regionale di fine agosto 2023 rilasciata alla cooperativa bianco mare – alto Jonio di Rossano – Corigliano merita alcune puntualizzazioni ed interrogativi.
1) perché l’amministrazione comunale Albano-Florio scopre solo oggi le conseguenze negative della concessione sull’economia del territorio?
2) in data 10-12 Aprile 2022 presso la fiera BIT di Milano la vicesindaco Florio promuoveva insieme a slow food Basilicata le qualità organolettiche e culinarie della cozza nera di Pisticci annoverandola tra i prodotti tipici del territorio. A suo dire veniva coltivata nello specchio d’acqua marina prospiciente al porto degli Argonauti di Pisticci. Probabilmente la concessione regionale mira a regolarizzare un’attività che tutti i comuni cittadini di Pisticci e di Bernalda ignoravano mentre la conoscenza della produzione della cozza nera di Pisticci, era di esclusiva competenza della Vice Sindaco.
3) apprendiamo dalla stampa che l’amministrazione Albano-Florio si stia attrezzando per ricorrere al Tar per impugnare la concessione regionale in parola chiedendo la collaborazione e la solidarietà degli operatori turistici balneari: motivo del ricorso non c’ha rischi per l’ambiente come sarebbe stato opportuno ma ipotesi di danni all’economia. La vicenda tra le altre cose presenta alcune zone d’ombra, in modo particolare quella che attiene il tanto decantato e trasparente filo diretto tra il presidente Bardi e il primo cittadino di Pisticci.
Vi è spontaneo chiedersi: il filo diretto si interrotto prima o dopo la concessione visto che si ricorre alla carta bollata e non alla trattativa politica? Io caso cozze nere di Pisticci configura da un lato disinformazioni, vendita di fumo e bugie poste in essere dalla Vice Sindaco che è chiamata a rappresentare e a tutelare alcuni aspetti fondamentali della comunità quali l’ambiente, agricoltura, pesca, mare, nonché specificatamente il comparto agroalimentare che vivono una pesante crisi strutturale aggravata dallo scarso interesse della pubblica amministrazione.
Tavolo Verde Basilicata rispetto a questa vicenda è seriamente preoccupato per il caso cozze nere così come è preoccupato per l’abbandono in cui versa l’intero territorio caratterizzato da un degrado ambientale che parte dal litorale e si inoltra fino a Pisticci scalo; per non parlare poi del depauperamento diffuso e generale del paesaggio agrario. Sarebbe opportuno oltre che utile che l’assessore al ramo ne prenda atto e tragga le dovute conseguenze.
Così con una nota il prof Malvasi per Tavolo Verde Basilicata