Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
"Sono molto orgoglioso e felice del successo del nostro film Tv 'La luce nella masseria' girato a Matera e andato in onda ieri sera su Rai1 visto da 3 milioni e 400 mila spettatori (19%).
E sono felice di condividere questo successo con gli autori, i registi e con un cast meraviglioso; e anche con la città di Matera che ha ospitato meravigliosamente la nostra produzione".
Lo afferma Luca Barbareschi riguardo il successo della messa in onda del film tv La luce nella masseria, prodotto da Eliseo Entertainment in collaborazione con Rai Fiction lunedì 7 gennaio 2024. "Questo è uno di quei film che definisco necessari perché narra un passaggio nella nostra storia recente, quello dalla civiltà contadina alla modernità anche grazie anche alla televisione - prosegue -. La televisione ha cambiato davvero il Paese, l'ha fatto crescere culturalmente.
Il senso di comunità e condivisione che si è creato all'interno delle famiglie davanti a un elettrodomestico è stata una svolta epocale. Ho ricordi di quando ero ragazzo; quei programmi di intrattenimento erano educativi e avevano una grande forza aggregativa. Non posso dimenticare Sanremo ma devo ammettere che sono diventato attore guardando Walter Chiari che adoravo!". fonte Ansa
La trama:
Il film tv racconta l’arrivo del nuovo medium in una famiglia del Sud Italia negli anni ‘60. Più precisamente in una famiglia di Matera, città della Basilicata che una quindicina di anni prima era stata definita da Palmiro Togliatti “vergogna nazionale” per le misere condizioni di vita degli abitanti. Si tratta di una popolazione che per il 95 per cento si sostiene con l’agricoltura e che ha un’emigrazione (verso il nord e verso l’estero) ancora piuttosto significativa.
Il racconto si colloca proprio nel momento in cui il progresso, portato anche dalle prime fabbriche, causa lo svuotamento delle campagne. La gente vive il disorientamento dovuto alle implicazioni che questo processo innesca nelle relazioni sociali di tradizione millenaria. Quella narrata è una famiglia come tante, in cui l’avvento della modernità provoca una frattura all’interno della civiltà contadina e compromette quei momenti di condivisione e di socialità che da sempre le erano connaturati. La vita nelle campagne era faticosa e difficile, ma la famiglia era aggregata e, agli occhi dei bambini, vivere tutti insieme era una felicità. Eppure, sarà proprio la televisione a mantenere viva quella socialità. Raccogliersi intorno al televisore diventa un’esperienza collettiva e sociale grazie alla forza aggregatrice dei programmi dell’epoca.