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Sono 27 le telecamere assegnate a Pisticci nell’ambito del progetto di videosorveglianza per l’area del Metapontino, presentato stamattina dal presidente della Provincia, Piero Marrese, a Matera. Sette i Comuni che rientrano nel progetto, per un totale di 134 telecamere per lettura delle targhe e 7 per la rilevazione di fumi e incendi. Il progetto, costato circa 650mila euro, è stato finanziato dal Ministero dell’Interno con i fondi POC Legalità 2014-20.
I 27 dispositivi di sicurezza assegnati a Pisticci saranno installati a breve lungo le strade e gli accessi provinciali del territorio: a Tinchi e Centro Agricolo, in zona Pozzitello, e agli ingressi sulla S.S. 106 Jonica.
Inoltre, il Comune di Pisticci ha in cantiere un proprio progetto di videosorveglianza, finanziato con fondi comunali, come spiegato dall’assessore ai Lavori Pubblici e Infrastrutture, Rocco Negro, a margine dell’incontro in Provincia: “Abbiamo accolto positivamente il progetto della Provincia, che va nella direzione di un rafforzamento della tutela del territorio e della sicurezza dei cittadini. Lo integreremo con un nostro progetto comunale che, nel giro di un paio d’anni, consentirà una copertura più capillare del territorio con circa cento telecamere, interessando tutti i centri abitati. Abbiamo scelto questa strada per accelerare i tempi di realizzazione di un progetto di videosorveglianza che sappiamo sta a cuore alla cittadinanza e, ovviamente, anche a noi amministratori. Così facendo non dovremo aspettare i tempi di bandi che avrebbero potuto non garantirci i risultati che ci siamo prefissati”.
I Comuni che rientrano nel progetto provinciale sono: Bernalda (30 telecamere), Montalbano Jonico (14), Nova Siri (17), Pisticci (27), Policoro (22), Rotondella (9) e Scanzano Jonico (15).
All’incontro di questa mattina a Matera hanno partecipato anche il Prefetto Stefano Gambacurta, vice direttore generale della Pubblica Sicurezza e Autorità di Gestione dei fondi PON, S.E. Cristina Favilli, Prefetto di Matera, il progettista, le massime autorità militari della provincia, i membri del Consiglio provinciale e gli amministratori dei Comuni interessati.