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Spesso i sogni sono destinati a restare desideri per molto tempo. Tanto più quando, chi dovrebbe facilitarne la realizzazione, resta in silenzio e a braccia conserte.
Esempio lampante, i lavori di rifacimento del manto in sintetico del campo sportivo di Marconia.
Dopo tante peripezie, perdite di tempo e solleciti da parte nostra, le aree per la cantierizzazione sono state assegnate il 04/08/2023. Da quel giorno i lavori sono andati avanti a singhiozzi tanto che oggi non sappiamo ancora se termineranno prima dell’inizio della nuova stagione sportiva.
Su nostro invito, il cinque giugno ci siamo recati nel cantiere con il Sindaco, il responsabile dell’Ufficio Tecnico, gli Assessori, il Direttore dei Lavori e l’impresa esecutrice per capire lo stato di avanzamento dei lavori e gli interventi da realizzare prima dell’inizio della stagione sportiva 2024-25.
L’esecutivo, nell’occasione, si è impegnato a far completare il tutto entro la prima decade di agosto, ma a distanza di oltre quindici giorni, siamo ancora in attesa che ci vengano date risposte.
Quando inizierà la posa del manto erboso?
Quando iniziano i lavori di collettamento al sistema fognario?
Perché non si provvede alla sostituzione dei fari ormai fatiscenti e non funzionanti pienamente?
Verranno installati spogliatoi adeguati e omologabili dagli enti sportivi?
Quando si provvederà a manutenzionare i vecchi spogliatoi fatiscenti?
Abbiamo affrontato una stagione di enormi difficoltà logistiche ed economiche, eppure non ci siamo lamentati.
Pensare di fare gli stessi sacrifici anche nella prossima stagione sportiva, è improponibile e stiamo valutando, malgrado i grandi risultati ottenuti e la voglia di continuare, se iscriverci o meno al prossimo campionato.
Percepire distante e disinteressata l’Amministrazione, ci pone di fronte a una scelta dolorosa ma consapevole e logica.
Il tempo per noi non può essere sprecato in questo modo. Ha un valore e gioco forza condiziona le nostre decisioni. All’Amministrazione può andare bene ritardare così tanto, purchè un giorno si arrivi all’inaugurazione e al taglio del nastro in pompa magna. Per noi questo modo di pensare è distruttivo e causa di conseguenze irreparabili.
Abbiamo una visione su come gestire quella struttura. Vogliamo che diventi in futuro una cittadella dello sport contribuendo a ridurre il disagio tra i giovani, rilanciando lo sport in generale.
Purtroppo, abbiamo posto fiducia nella politica, ma dalla politica siamo stati traditi.
I tentativi di confronto sono serviti solo all’esecutivo per prendere ulteriore tempo.
Abbiamo atteso la chiusura della campagna elettorale per esprimere il nostro disappunto su una vicenda che oramai sfiora il ridicolo. Non vogliamo danneggiare l’immagine di nessuno ma abbiamo bisogno di fatti.
Abbiamo la sensazione che il nostro insistere nell’offrire collaborazione, nell’esternare i nostri progetti, nel renderli attuabili attraverso l’azione amministrativa, nel sollecitare un’accelerazione sul cronoprogramma, procurino solo irritazione a chi, rispetto a noi, si trascina a passo di lumaca.