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“Ma è male, dicono, essere ingannati; c'è molto di peggio: non essere ingannati. Sono, infatti, proprio privi di buon senso quanti ripongono la felicità dell'uomo nelle cose stesse. Essa dipende invece dal nostro modo di vederle.” È una delle provocazioni lanciate verso il pubblico rapito del Teatro dei Calanchi dalla dea Follia in persona.
Per la direzione artistica di Daniele Onorati, è in scena ogni fine settimana di agosto “L’ELOGIO DELLA FOLLIA”, con la cui rappresentazione il regista lucano ha compiuto una brillante operazione di attualizzazione e resa coreografica del saggio cinquecentesco di Erasmo da Rotterdam; operazione non facile sia per l’antichità del testo, che per la sua natura originaria che, appunto, non ne prevedeva la drammatizzazione.
Ma questa scommessa ai dadi con la provocante e dissacrante Follia è stata vinta notte dopo notte tra le dune d’argilla, che per il nono anno di fila si sono offerte come scenografia mozzafiato della rappresentazione.
La serrata argomentazione scorre veloce e senza inciampi, intermezzata dalle risa del pubblico alle soluzioni recitative del cast, sapientemente assemblato e valorizzato per conferire un quid peculiare ed estroso ad ogni scena, in modo che lo spettatore ne sia profondamente rapito ed elettrizzato. Nel cast sono presenti attori, danzatori e performer provenienti da tutta Italia, come Chiara Romano, Josepha Pangia, Costanza Cutaia, Carola Santopaolo, Boika Esteban, Daniela Nisi, Joe Celli, Maryterry Rizzi, Sara Nardiello e Marzia Magnanini, che hanno attivamente e deditamente contribuito alla realizzazione dell’opera nella sua veste definitiva, facendo confluire dei disegni espressivi ed intenzionali le loro multiformi esperienze e portati artistici.
Il segreto di Teatro dei Calanchi sta nel dialogo costante che si instaura tra regia, cast e spettatori ed il paesaggio naturale circostante, configurandosi come una vera e propria forma di Land Theatre, che sviluppa la capacità di trarre energia dal suolo ancestrale e porsi l’obiettivo di preservarlo usando l’arte come strumento. Questo modo di operare rende il progetto artistico un unicum nella trama profonda del panorama culturale, riuscendo a rinnovarsi costantemente e rimanendo fedele a sé stesso ed ai propri principi etici. Tanti elementi ricuciti insieme con coerenza ed armonia delle parti vanno a costituire uno spettacolo imperdibile di non comune raffinatezza che sarà in scena fino al 31 agosto.
Un’esperienza per gli amanti dell’arte e dello spettacolo che vi travolgerà nella schiettezza del coinvolgimento e nell’ipnotica meraviglia dei luoghi.
Programma:
23 / 24 / 25 / AGOSTO
30 / AGOSTO
31 / AGOSTO