Lunedì, 18 Novembre 2024

I borghi della citta di Pisticci: valutazioni e considerazioni finali

Mercoledì, 28 Agosto 2024

Riceviamo e pubblichiamo una nota del dott. Michele Sisto già segretario del Comune di Pisticci:

“Mi è stato rimproverato che nei miei articoli ''non ho mai menzionato Tinchi e Centro Agricolo, luoghi dimenticati da tutti i politici''.

E’ possibile, anzi certo, che i politici degli ultimi tempi hanno dimenticato queste borgate, ma non certamente il sottoscritto dal momento che in uno degli articoli precedentemente pubblicati invita ''la nuova amministrazione ad impegnarsi, senza indugi, ad operare concretamente nei 5 agglomerati urbani (Marconia-Tinchi-Centro Agricolo-Casinello-Pisticci scalo)'' con il proposito di agire in modo concreto per uno sviluppo razionale su tutto il territorio”.

In ogni caso il discorso fatto per Pisticci centro e per la frazione Marconia non deve certamente far dimenticare i problemi delle borgate sopra citate.

Colgo l'occasione, dopo un’accurata ricerca, di entrare nel merito di questi ultimi 3 centri urbani, realtà che non devono essere abbandonate a sé stesse, sulle quali anzi bisogna intervenire senza alterare la linea ispiratrice del P.R.G. che mira ad evitare la dispersione e la disgregazione urbana.

PISTICCI SCALO

Il quartiere residenziale Pisticci scalo presenta una serie di situazioni particolari che vanno rapidamente affrontate e portate a compimento.

In particolare:

Risolvere il problema della alimentazione idrica, completare la metanizzazione, potenziare l'illuminazione e prestare cure ed attenzione ai problemi del trasporto e della bonifica delle aree circostanti il quartiere, ripristinare la delegazione comunale, assicurare la presenza di vigili urbani, curare la disinfestazione e la depurazione delle acque di fognatura onde evitare contagi da germi portatori di malattie, della pubblica incolumità messa a rischio dalla presenza di cani randagi, di serpenti e animali nocivi, oltre che della micro criminalità, legata allo spaccio delle sostanze stupefacenti, indagare in ordine agli edifici concessi dalla Snam al comune di Pisticci in seguito alla cessazione dell'attività dell'Anic in val Basento, alcuni dei quali occupati abusivamente dai cittadini senza che l'Amministrazione comunale, anche se a conoscenza di tali abusi, abbia adottato i relativi provvedimenti per venirne legittimamente in possesso, con evidenti responsabilità di ordine civile e contabile nei confronti degli amministratori e del personale dipendente addetto per incuria e negligenza  per il mancato rientro di detti stabili nel patrimonio comunale.

TINCHI

Lo svolgimento della attività della borgata dovrà ruotare attorno alla rilevante struttura che in essa ha sede: l'ospedale civile. Pertanto bisogna realizzare cose essenziali ed indifferibili, quali: parcheggi

pubblici, parco giochi, bagni pubblici, piazza mercato e una piazza distinta dall’attuale piazzetta, di proprietà della chiesa.

CENTRO AGRICOLO

Per centro agricolo va portato avanti il discorso del suo completo recupero, in considerazione delle condizioni di degrado nel quale versa la borgata e va immaginata una destinazione non solo privatistica, ma anche sociale del nuovo auspicato agglomerato urbano.

CASINELLO

Il borgo di casinello deve essere fornito di ciò che è necessario e utile: procedere senza ulteriori indugi alla costruzione di un mercato ortofrutticolo all'ingrosso, in linea con la vocazione agricola della borgata e prevedere un’area destinata a piccole industrie di trasformazione, formulando una normativa che regoli l'applicazione all’agricoltura e alle tecniche moderne di coltivazione al fine di proteggere l'area onde evitare di condannarla e di coinvolgerla in un degrado ambientale.

La nostra comunità, dopo il 1975, ha vissuto una fase di sviluppo lento e decrescente fino agli inizi degli anni 90/95 quando la crescita non ha abitato più da noi.

Alla crisi economico-sociale sono succedute numerose crisi politico-istituzionali che fanno vivere la comunità tuttora nella confusione e nello smarrimento.

Addio all'antico prestigio, addio alle istituzioni un tempo apprezzate e rispettate, addio alla politica.

La situazione complessiva relativa all'attività di questa amministrazione è diventata un momento di forte e significativa riflessione politica, sia pure critica.

Vi sono carenze e trascuratezza, manca la volontà di fare, di servire la comunità, la disponibilità di avvicinare i cittadini ai problemi ed alle scelte amministrative. Occorre riprendere l'antico cammino e riscattarci da una vita grama: svegliamoci dal lungo letargo in cui siamo caduti e riprendiamo a camminare nella giusta direzione. Questo desiderio di liberarci da uno stato di soggezione politica e riacquistare stima e prestigio ci deve indurre a riprendere il cammino verso il riscatto, ad intraprendere la lotta per non perire miseramente, per impedire la deriva di questo centro storico, saccheggiato ed impoverito a causa di una politica scellerata e irresponsabile: gli uffici sono stati svuotati, i servizi latenti, spesso si sente dire che non è possibile rilasciare un certificato perchè manca il personale addetto o si invita il cittadino a recarsi nella frazione Marconia per tale adempimento, senza dimenticare che una tale situazione provoca una forte crisi economica per l’impoverimento di uffici e negozi,

Amici, siamo chiamati ad accrescere il nostro impegno per produrre, diffondere e realizzare una proposta politica sempre più vicina ai problemi reali, legati alla difesa dei valori della persona umana, della sua dignità, della sua capacità di essere protagonista e di rinnovamento della società, perfezionando metodi conoscitivi, ma soprattutto incentivando il nostro rapporto con il mondo vitale e reale della società per interpretare aspirazioni, difficoltà ed esistenze rispetto ai cambiamenti del paese.

Il cammino è certamente irto di difficoltà, ma ci conforta il fatto che tanti nostri concittadini, soprattutto giovani, intendano percorrere con determinazione ed entusiasmo, che hanno manifestato la loro disponibilità ed il loro sostegno a lottare per una causa giusta nei confronti di una amministrazione apatica, insensibile di fronte al degrado ed all'abbandono sistematico di un paese un tempo vanto e gloria nei confronti dei paesi limitrofi, un paese dove le strade sono dissestate, con grave pericolo per l'incolumità dei cittadini, dove le periferie sono diventate un immondezzaio a cielo aperto, un paese nonostante tutto ammirato ed apprezzato da numerosissimi forestieri che lo visitano quotidianamente.

Perciò, sempre più numerosi, agiamo uniti e compatti e riscattiamoci insieme in modo che gli attuali amministratori prendano consapevolmente atto dei propri limiti politici ed amministrativi, augurandoci che, spinti da un impulso di onestà intellettuale, adottino una saggia decisione: rimettere il mandato nelle mani di coloro che con entusiasmo e tanta fiducia loro affidarono all'epoca delle consultazioni elettorali e miseramente eluso nelle aspettative e nella speranza”.

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