Domenica, 22 Dicembre 2024

C'era una volta la politica

Mercoledì, 09 Ottobre 2024

Riceviamo e pubblichiamo una nota del Dott. Michele Sisto, già segretario generale comunale:

“Il comune di Pisticci, alla metà degli anni 60, versava in uno stato di abbandono e di degrado: la sede Municipale era in condizioni precarie, i locali inadeguati e carenti di mezzi e di attrezzature, privi di riscaldamento, la pavimentazione in gran parte dissestata o rattoppata, le suppellettili al limite dell'utilizzazione, gli strumenti di lavoro scarsi ed inefficienti: il tutto rendeva precario lo svolgimento dei vari servizi dì istituto.

Con l'avvento dell'amministrazione Rocco Grieco cambia radicalmente il ''Modus Operandi''. Il neo esecutivo, preso atto e consapevolezza che locali inidonei ed inadeguati, che la carenza di mezzi e di valide attrezzature non potevano assicurare la regolare attività amministrativa e convinto che non deve mancare la volontà di fare, la voglia di seguire la comunità, la disponibilità di avvicinare i cittadini ai problemi ed alle scelte amministrative, venne nella determinazione di adottare una serie di provvedimenti per porre rimedio ad una situazione sempre più disagevole. Alla luce di tali constatazioni, dispose, senza indugi, il rifacimento della pavimentazione nei corridoi dell'edificio municipale e nei locali adibiti ad uffici, la sostituzione totale degli scaffali, ormai fatiscenti e, quindi, non più utilizzabili, la installazione nei vari uffici di telefoni di servizio, la dotazione di macchine elettriche per scrivere, vengono meccanizzati gli uffici di stato civile , anagrafe ed elettorale in sostituzione dell'attività manuale, con evidente vantaggio per tutti i cittadini. Finalmente si procede alla installazione dell'impianto centrale di riscaldamento.

Nella frazione Marconia fu istituita la delegazione comunale, dotata di tutti i servizi di istituto onde evitare ai cittadini ivi residenti i disagi per recarsi nel capoluogo.

Questo solo relativamente agli uffici comunali.

Vi fu la rivoluzione nelle campagne e nei centri urbani.

Le campagne furono dotate di strade, di luce, di acque irrigua e potabile, di telefono. Nella zona Scannaturchi, lungo il litorale jonico San Basilio-48, le strade interpoderali furono interamente rifatte ed asfaltate tanto da suscitare l'ammirazione di turisti stranieri, all'epoca in visita in quelle località, favorendo in tal modo l'accesso alle varie aziende agricole in attività di automezzi pesanti, a beneficio del libero commercio.

In quel periodo fu compiuto un vero miracolo in materia di lavori pubblici: la realizzazione della strada comunale San Leonardo-Coppo-San Vito, importante via di comunicazione, originariamente una mulattiera, sentiero stretto, con fondo ricoperto di ciottoli, transitabile solo con muli o altre bestie da soma, della strada della valle del Cavone, il rifacimento della strada Pisticci-mare, il cavalca-ferrovie San Basilio-48.

Nel centro storico furono rifatti gli acquedotti, le strade asfaltate, la rete fognaria restaurata, la pubblica illuminazione potenziata, le infrastrutture secondarie riviste e sistemate, rifatta la strada che conduce al cimitero, la costruzione della strada di circumvallazione di accesso al rione Dirupo, consentendo per la prima volta nella storia l'ingresso di autoveicoli per il pieno utilizzo dello storico rione, simbolo di Pisticci, per secoli isolato, la strada di circumvallazione San Donato-Cammarelle, dando il via alla ipotesi progettuale della strada a scorrimento veloce Pisticci-Basentana, il liceo classico, la costruzione del campo sportivo in contrada San Gaetano.

Nella frazione Marconia furono costruiti il cimitero, il campo sportivo, l'Itas, la strada Marconia-Cicimone-Basentana, viale Ontario.

In contrada Tinchi la costruzione dell'ospedale, del mattatoio comunale, anche se non è stato mai utilizzato per incuria e per manifesta responsabilità delle varie amministrazioni che si sono alternate nel tempo.

Tutte le opere innanzi indicate sono state realizzate con la partecipazione dei cittadini previamente informati.

Gli amministratori incontravano i cittadini in riunioni appositamente organizzate nel paese, ma soprattutto nelle frazioni e nelle campagne.

Questo modo di governare ha prodotto non solo lo sviluppo materiale degli amministrati, ma la crescita culturale e civile degli stessi che hanno partecipato sempre più attivamente al governo della comunità per cui la stessa ha subito anche una rivoluzione politica, trasformandosi in una comunità democratica.

Per onestà intellettuale non posso esimermi dal citare altri due eminenti personaggi politici che hanno contribuito a rendere grande e rispettata questa nostra amata città:

l'On. Avv. Nicola Cataldo, che molto si è speso in opere ed azioni per questo comune, di cui è stato sindaco per 15 anni;

Il Prof. Gaetano Michetti, al quale va il merito esclusivo della realizzazione della strada Pisticci-Basentana, avendo provveduto al suo intero finanziamento all'epoca in cui era Presidente della Regione Basilicata.

Questi i nostri magnifici tre, ciascuno in possesso di un curriculum politico-amministrativo ragguardevole, che hanno dato prestigio, onore e gloria a questa nostra apprezzata città, ora ai margini di ogni considerazione e credibilità.

Voglio, infine, rivelare una eloquente e saggia riflessione del mio amico fraterno Rocco Grieco, riportata in una missiva a me inviata mesi addietro: ''Ti scrivo questa chiamata perchè sono convinto che ci sarà un momento in cui la storia ci chiamerà a giudizio e vorrei evitare che la storia ci trovi responsabili per non aver agito''.

In conclusione, possiamo affermare che il futuro non sarà roseo visto il presente. Penso, infatti, che la decadenza del nostro comune è dovuta al fatto che la maggior parte dei nostri concittadini di qualunque età si “scanni” per il grande fratello o per questa o quella squadra di calcio senza mostrare alcun interesse per i reali problemi che affliggono la nostra città.

E’ veramente triste perché i nostri concittadini non sono pronti per “combattere” per ciò che conta realmente nella vita: l’amore per tutto quello che da felicità, per la cultura, per il benessere dei cittadini, per una ordinata, efficiente e funzionale amministrazione, per porre rimedio alla mancata possibilità di alcuni uffici di assolvere le proprie funzioni per carenza di strumenti tecnici idonei allo scopo per  evitare il disgusto dei turisti dinanzi allo spettacolo nauseabondo dei  bagni pubblici. Bisogna, quindi, ritrovare la dimensione di uomini per tornare a “combattere” per ciò che conta realmente nella vita, allo scopo di risollevare le sorti della nostra amata città.

Cittadini, a voi l’onere e l’onore per porre rimedio a tanto disfacimento nell’interesse esclusivo di questa nostra bistrattata comunità e per tornare ad essere il faro di civiltà e di progresso di un tempo non molto lontano.”

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