Editore Associazione Culturale Mp3. P.IVA 01187270770
Registrato presso il Tribunale di Matera n. 4/2009
Direttore Responsabile Roberto D'Alessandro. Webmaster Vittorio Ricchiuto
+(39) 328 447 4326
redazione@pisticci.com
Notizie positive per i lavoratori e le lavoratrici del comparto agricolo e florovivaistico, all’ incirca 20.000, che operano nella provincia di Matera: mercoledì scorso, infatti nel corso di una riunione tenutasi presso l’Ente bilaterale agricolo territoriale (Ebat) della provincia di Matera alla presenza dei rappresentanti sindacali di Fai Cisl, Flai Cgil, Uila Uil e quelli datoriali di Cia, Confagricoltura e Coldiretti, è stato sottoscritto il rinnovo del Contratto Provinciale di Lavoro per gli operai agricoli e florovivaisti.
«Lo sforzo comune e l’impegno concreto di tutti gli attori coinvolti nella vicenda sono stati vanificati nel giro di poche ore perché oggi, nel territorio di Ginosa, Castellaneta e Palagianello, il livello idrico del canale adduttore, che per 35km trasporta l’acqua dalla diga di San Giuliano a Palagianello rasenta la secca».
Gli effetti sui territori, sulle imprese e sul lavoro dell’Autonomia differenziata potrebbero essere devastanti. Per questo diventano necessarie un’intesa fra mondo datoriale e sindacati oltre agli amministratori locali con le organizzazioni di rappresentanza (Anci e Upi) e una campagna di informazione-mobilitazione dei cittadini. È la conclusione dell’incontro organizzato da Agenda Basilicata Imprese – con la presenza di rappresentanti di Cia, Copagri, Confesercenti, Confartigianato Matera, Cna, Casartigiani, Agci, Confcooperative, Legacoop, e di Confapi Matera – nella sala conferenze della sede di Cia Basilicata a Potenza, che ha segnato la nascita di un fronte comune contro il ddl Calderoli che definirà ulteriori iniziative. Ad introdurre il prof. Gianfranco Viesti (Università Bari) che ha spiegato tutti gli aspetti che – ha detto – rischiano di ridurre l’Italia un “Paese arlecchino” con 21 Regioni-Stato differenziate tra loro nell’autogoverno come non esistono modelli simili nelle democrazie occidentali”.
“Il Governatore Bardi – che da cinque mesi continua a gestire ad interim il settore Politiche Agricole – senza ulteriori indugi attivi il piano di contrasto, gestione e controllo dei cinghiali nella nostra Regione, tanto più dopo la nuova normativa nazionale che ha introdotto nuove misure di gestione della fauna selvatica demandando compiti e funzioni alle Regioni”.
La nomina di un commissario straordinario con pieni poteri presso la Presidenza del Consiglio e il coordinamento di una cabina di regia con le Regioni per riformare la legge 157/1992 (caccia); la Regione Basilicata approvi rapidamente il Piano straordinario per il contenimento della fauna selvatica (cinghiali) attraverso cattura e abbattimento: sono le proposte prioritarie della Cia-Agricoltori.