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In Basilicata vi sono 541.168 residenti, "in calo dello 0,7 per cento rispetto al 2020 (-3.962) e del 6,4 per cento rispetto al 2011": è il dato, diffuso dall'Istat, del censimento permanente della popolazione relativo al 31 dicembre 2021.
L'analisi dei dati conferma la tendenza allo spopolamento che interessa da tempo la Basilicata: rispetto al 2020, la provincia di Potenza ha perso 2.874 residenti "e registra il maggiore decremento relativo, seguita da Matera (-1.088 residenti).
I dati spiegato che "sono 112 i comuni dove la popolazione diminuisce: in valore assoluto, le perdite più consistenti si registrano a Potenza (-570), Lauria (-149) e Lavello (-111); in termini relativi, nei comuni di Missanello (-9,4 per cento) e Cersosimo (-5,3 per cento).
Sotto il profilo della dimensione demografica, il 23,1 per cento dei comuni con popolazione tra 5.001 e diecimila abitanti non ha perso residenti. La popolazione risulta, invece, in calo in tutti i comuni con popolazione superiore a diecimila abitanti".
fonte Ansa
Il gelo dell’«inverno demografico» non morde allo stesso modo. I numeri neri non sono uguali per tutti. Nemmeno i destini amari corrono sugli stessi binari. Mentre gran parte della Basilicata si spopola, ci sono luoghi dove il problema, almeno per ora e per fortuna, non è quello di perdere quote di popolazione.
Sono saliti a 139.792 i lucani ufficialmente residenti all’estero, secondo i dati diffusi stamani a Roma dalla Fondazione Migrantes: “in un anno” è scritto in una nota “hanno lasciato la Basilicata 698 persone, delle quali 301 donne e 397 uomini”.
“Anche questa volta l’Istat ci consegna la fotografia di una Basilicata dove crescono denatalità e indice di anzianità. In un anno abbiamo perso ancora oltre 8mila unità. Un campanello di allarme, che impone alle istituzioni locali di affrontare il tema dello spopolamento con estrema urgenza”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa.
“Il Sud continua a perdere i giovani. Numeri impietosi ci dicono che oltre 70mila giovani nel 2019 sono andati via dal Meridione a causa della mancanza di lavoro. Una fotografia inquietante della situazione del Mezzogiorno, un dramma economico con conseguente emigrazione di giovani”. È quanto afferma il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa.