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Il gelo dell’«inverno demografico» non morde allo stesso modo. I numeri neri non sono uguali per tutti. Nemmeno i destini amari corrono sugli stessi binari. Mentre gran parte della Basilicata si spopola, ci sono luoghi dove il problema, almeno per ora e per fortuna, non è quello di perdere quote di popolazione.
Pisticci registra una inversione di tendenza. Il territorio comunale che comprende anche Marconia e Tinchi, se da una parte nell’arco di 20 anni ha perso 700 abitanti; dall’altro lato dal 2019 ad oggi registra un lieve aumento. Il numero dei residenti è passato da 17.078 unità a 17.096.
Buono è anche il rapporto tra la popolazione anziana e giovani. Una percentuale che si attesta intorno al 40 per cento, registrando su oltre 17mila abitanti, 8600 persone di età compresa tra i 30 e i 65 anni a fronte dei 3862 giovani. Un dato frutto di diversi fattori, tra cui la presenza di stranieri e la messa in campo di politiche che stanno incentivando i i giovani a restare, tra queste il bando «Mi fido di te», «per favorire l’apertura di nuove attività imprenditoriali con contributi a fondo perduto» - spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Rocco Negro. In questo quadro, si inserisce anche la candidatura di Pisticci a Capitale italiana dei giovani. Titolo che il comune lucano si giocherà con altre due finaliste, Bergamo e Napoli, e che sarà assegnato il 21 febbraio. «Un riconoscimento - sottolinea l’assessore - che dimostrerebbe che il nostro è un paese anche per i giovani».
C’è però una questione che va risolta in tempi brevi: l’emergenza abitativa. Sono 105 le famiglie in lista di attesa per l’assegnazione di una casa popolare. Di queste la metà sono stranieri, ma in possesso della cittadinanza italiana, tra i requisiti necessari per ottenere un’abitazione. Il resto sono famiglie pisticcesi, con figli, o con persone con disabilità. «E’ un’emergenza che va risolta. Non possiamo lasciare queste persone in condizioni precarie. Abbiamo sollecitato l’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale, ndr), perché si realizzino nuove abitazioni. Sono 20 anni che non si costruisce sul nostro territorio. Al momento siamo riusciti ad assegnare solo 13 appartamenti. Ma non basta».
A Marconia, la domanda più alta. La popolazione ha toccato le diecimila unità, mentre Pisticci paese - causa l’esodo verso la vicina frazione - si sta lentamente spopolando, con case sfitte e disabitate, perché sempre più forte è la diffidenza nei confronti dello straniero e dell’estraneo.
Parte del territorio comunale è il «Centro agricolo» che dista pochi chilometri dal centro abitato. Anche qui c’è una questione aperta. E’ un luogo dalla indiscussa valenza storica, costruito nel 1939 come «Campo di confino» per gli antifascisti italiani. Un’area che presto sarà trasformata in un «Museo della memoria». Sui tempi di realizzazione nessuna certezza, perché in alcune abitazioni risiedono da anni 18 famiglie. Per loro, il sindaco Domenico Albano, sta cercando una nuova sistemazione. Per farlo ha chiesto un tavolo di confronto con le istituzioni, le forze dell’ordine e l’Ater, che si sono incontrati in Prefettura martedì scorso. Un incontro che è servito per porre l’accento su una questione delicata, di cui si attendono presto azioni risolutive.
Fonte Gazzetta del Mezzogiorno