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L’assessora Merra dovrebbe uscire dalla sindrome bulimica acuta di dichiarare senza dire nulla per provare ad essere più precisa e rispondere con chiarezza ai quesiti posti dai sindacati della provincia di Matera, dalle forze politiche e dalle associazioni di cittadini in materia di infrastrutture strategiche. Il gioco degli equivoci cui la Merra costringe a stare una fetta consistente dalla popolazione lucana può reggere il tempo di una campagna elettorale, di una o più passerelle, ma non può reggere più di tanto, al punto da diventare una vera e propria presa in giro.
Il tema è complicato e semplice allo stesso tempo. La Merra deve chiarire senza giri di parole se è intenzione del governo regionale sostenere il prolungamento della ferrovia Ferrandina - Matera per il fondamentale collegamento alla dorsale adriatica e su quale nodo effettuarlo; deve chiarire perché e quale è stato il ruolo della Regione nello spostamento da parte del Cipe di 65 milioni di euro dalla tratta Matera-svincolo Sp3 alla tratta Sp3-Basentana e come si intendono impiegare ora questi 65 milioni (oltre i 15 già appostati) e cioè se si intende risolvere una volta per tutte il tema della frana che interessa la SS7 in corrispondenza dell’ abitato di Miglionico. Deve chiarire a che punto è il progetto preliminare per il raddoppio a quattro corsie del tratto della cosiddetta Murgia Pollino che interessa il collegamento Gioia del Colle con Matera e questa, attraverso la SS7 con la Basentana e deve chiarire chi sta progettando, e sulla base di quale incarico, gli 80 milioni (65+15) per l’ammodernamento della SS7 nel tratto svincolo Sp3 - Basentana.
Se non si risponde a queste semplici domande, o si risponde in modo evanescente, si rischia di parlare a vanvera solo per stare su un palcoscenico.